27 luglio 2012 - A Milano si terrà una manifestazione presso
la sede della Regione per promuovere i frutti dopo la grandinata.
La frutticoltura valtellinese rialza la testa e guarda al futuro, certa di poter contare su un prodotto di qualità assoluta che nemmeno le intemperie possono scalfire. Questo è il messaggio che il Consorzio Tutela Mele di Valtellina ha voluto lanciare ai consumatori con l’evento che si è svolto ieri a Milano,
nella piazza Città di Lombardia, presso la nuova sede della Regione. La
partecipazione è stata organizzata con il Distretto Agroalimentare di
Qualità della Valtellina, accogliendo l’invito dell’assessore regionale
all’Agricoltura Giulio De Capitani, ospite a Ponte meno di due settimane
fa, che ha visto insieme la frutticoltura mantovana e quella
valtellinese. Angurie e meloni delle zone colpite dal terremoto e mele
dall’area sulla quale si è abbattuta una grandinata mai vista prima:
agricolture messe a dura prova ma non vinte che hanno voluto richiamare
l’attenzione dei consumatori.La piazza Lombardia è occupata dagli stand di aziende mantovane, da associazioni di categoria come la Coldiretti, da centri di ricerca come la Fondazione Minoprio che espongono e offrono angurie e meloni. Il Consorzio Tutela Mele regala mele Golden e propone assaggi di mele e di succo di mele: una degustazione che ha conquistato anche il governatore Roberto Formigoni e l’assessore De Capitani che si sono fermati per un brindisi. L’evento si è concluso alle 23.
La grandinata dell’11 luglio scorso ha provocato seri danni, principalmente nella zona di Ponte in Valtellina, con la locale cooperativa che ha perso almeno 100 quintali di mele, e i frutticoltori hanno dovuto fare la conta delle piante seriamente danneggiate che sono state abbattute dal forte vento. Interi frutteti colpiti, aste dell’impianto di irrigazione divelte, per una stima di nove milioni di euro di danni, che giustificano la richiesta di intervento della Regione Lombardia e delle istituzioni locali per consentire a un settore oberato da costi non più sostenibili di riprendersi.
Da parte dei frutticoltori, anch’essi abbattuti, c’è la volontà di ripartire, più forti di prima, certi di poter contare su un prodotto di qualità assoluta che i consumatori hanno premiato sul mercato. La partecipazione all’evento milanese si colloca in quest’ottica: non saranno le intemperie, seppure eccezionali, a mettere in ginocchio un settore che fieramente sopravvive per la passione e l’amore che animano chi ci lavora.
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