21 agosto 2012 - Il Comitato Cittadini Consumatori
Valtellina richiama ancora l'attenzione su una ulteriore conseguenza
negativa del trasloco del capoluogo da Sondrio.
Non c'é molto tempo per le decisioni. Il CAL, Consiglio delle Autonomie Locali, di Lombardia dovrà, di fatto entro settembre, proporre al Governo “il riordino” delle Province in modo che abbiano almeno 350.000 abitanti e 2500 kmq di territorio.207 anni fa quando fu creata quella di Sondrio – “Dipartimento dell'Adda” - il capoluogo contava 3515 abitanti. Per i legislatori di allora, a parere del CCCVa più attenti di quelli odierni alla soluzione dei problemi, contava sì la demografia ma molto più il territorio.
Il “De Profundis” non riguarda solo la Provincia che ha territorio (3212 kmq su 200 km di Alpi) ma scende nella tomba per numero di abitanti. Ci sarà un esodo massiccio di Strutture, Enti, Uffici, problema sul quale non pare vi sia stata adeguata percezione e specifica reazione, al di là della mobilitazione promossa dalla Provincia.
La pubblica opinione ignora che fra le coseguenze ci sarà anche il trasloco della Camera di Commercio e aziende collegate.
Come mai? Basta prendere la legge, il “TESTO UNICO - LEGGE 29 dicembre 1993, n. 580, e D.L.vo 15 febbraio 2010, n. 23”. L'articolo 1 definisce natura e sede delle Camere di commercio: “... sono enti pubblici dotati di autonomia funzionale che svolgono, nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza funzioni...”. Dove la sede? La legge é chiara: “Camere di Commercio hanno sede in ogni capoluogo di provincia e la loro circoscrizione territoriale coincide, di regola, con quella della provincia” .
Con chiunque debba andare Sondrio non avrà più ruolo di capoluogo, salvo che non si riesca a far capire l'eccezionalità della situazione, unica in Italia, tale da restare (proposta CCCVa).
Per 207 anni la Provincia ha funzionato egregiamente.
Non da meno la Camera di Commercio nata 210 anni fa, il 26 agosto 1802 come “camera sussidiaria” di quella di Como e non a Sondrio, ma a Chiavenna; Il Regno d'Italia, il 26 giugno del 1811, abolite queste 'succursali', istituisce la “Camera di Commercio di Chiavenna”, con funzioni estese a tutta la Valtellina. 210 anni in fumo.
Il CCCVa formula una ipotesi di lavoro. La Camera di Commercio ha risorse umane per poterlo fare, e fare in due settimane. Che cosa? Una analisi di dettaglio sulle conseguenze,
ed in particolare su quelle derivanti dalla perdita del ruolo di
capoluogo. Un supporto per i due membri valtellinesi, Sertori e Molteni,
nel CAL, onde poter giocare al meglio le (tante) pezze giustificative che abbiamo per cercare di prevalere sulle (poche) carte normative che abbiamo.
CCCVa – Alberto Frizziero
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