Egregio Direttore dott. Marco Travaglia,
leggo sul Suo giornale l'articolo " LA FRANA DEL COPPETTO, IL TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA " a firma del signor Giancarlo Bettini, l'espressione “ " Quindi, pur conoscendo quanto è triste rimanere fuori casa per tanto tempo, abbiate pazienza cittadini aquilani e pensate anche alle vostre colpe, quelle di aver costruito, in zone sismiche, fabbricati non idonei".
Chiederei la gentilezza e la cortesia all'architetto Giancarlo Bettini, bravo e stimato tecnico in edilizia e nella progettazione , qualche delucidazione che mi interessa in modo particolare e che mi potrebbe tranquillizzare.
Le domande sono queste:
leggo sul Suo giornale l'articolo " LA FRANA DEL COPPETTO, IL TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA " a firma del signor Giancarlo Bettini, l'espressione “ " Quindi, pur conoscendo quanto è triste rimanere fuori casa per tanto tempo, abbiate pazienza cittadini aquilani e pensate anche alle vostre colpe, quelle di aver costruito, in zone sismiche, fabbricati non idonei".
Chiederei la gentilezza e la cortesia all'architetto Giancarlo Bettini, bravo e stimato tecnico in edilizia e nella progettazione , qualche delucidazione che mi interessa in modo particolare e che mi potrebbe tranquillizzare.
Le domande sono queste:
- La zona del Tiranese, la Valtellina è classificata “ zona sismica“? Se lo è, in quale grado e con quale certezza?
- Il centro storico di Tirano è in grado di sopportare quale grado di scossa sismica ?
- Le abitazioni in Tirano negli ultimi 50 anni in quale grado di resistenza alle scosse sismiche sono stare progettate?
- Quali sono le norme di progettazione delle abitazioni, dai fabbricati industriali nel Tiranese, per gli eventi sismici previsti o prevedibili?
Tutte
queste “ banali” domande, le propongo con interesse, dopo le varie
vicende sulla responsabilità dei tecnici e delle relative condanne per i
fatti dell’Aquila.
Se le pone il cittadino comune sovente “ ignorante “ in materia.
Naturalmente tutto questo, per non sentirsi dire da tecnici, magari dopo un evento sismico non previsto oppure di intensità non prevedibile, l’espressione , a mio avviso sconcertante, “abbiate pazienza cittadini tiranesi e pensate anche alle vostre colpe... “.
Se le pone il cittadino comune sovente “ ignorante “ in materia.
Naturalmente tutto questo, per non sentirsi dire da tecnici, magari dopo un evento sismico non previsto oppure di intensità non prevedibile, l’espressione , a mio avviso sconcertante, “abbiate pazienza cittadini tiranesi e pensate anche alle vostre colpe... “.
Lettera firmata
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