25 ottobre 2012 - Tra riconoscimenti e angherie il Bitto
storico va avanti con la consapevolezza di rappresentare una bandiera di
resistenza casearia, umana, contadina. Come tutte le bandiere
rappresenta un riferimento luminoso per alcuni, un simbolo da
distruggere per altri.
Mentre si montano gli stand del salone del gusto a Torino arriva questa mattina (ieri, ndr)
a Gerola alta (dove Ciapparelli sta mettendo a posto il centro del
Bitto prima di partire per Torino) una telefonata da Slow Food: la
Regione Lombardia (leggi qualche funzionario della DG agricoltura)
minaccia di rititarsi dal Salone con lo stand istituzionale se di fronte
ci sono quelli Bitto storico. Lo stand dei presidi di Lombardia è
infatti di fronte a quello istituzionale della Regione e il Presidio del
Bitto storico doveva essere ovviamente lì. Ciapparelli per senso di
responsabilità accetta di spostarsi di 50 m.Per leggere l'articolo completo di Michele Corti clicca qui.
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