Sabato 24 novembre 2012. Siamo nella bella sala del
Consiglio Comunale a Tirano. Come ogni anno l'Amministrazione Comunale
ha deciso di riconoscere a tre cittadini il merito di aver reso onore
alla cittadina... (Di Giancarlo Bettini)
Quest'anno la giuria ha scelto Cesare Salis che non è
più tra noi, rappresentato dal fratello Francesco, il professore Mario
Garbellini e l'imprenditore Sergio Scaramuzzi, proprietario della ditta
Tica nella città abduana. La sala è gremita anche per il motivo che le
scuole medie hanno voluto allietare il pomeriggio con la musica.
Gradita quindi la presenza dei giovani. Mentre assisto alla cerimonia i
pensieri navigano tra passato, presente e futuro. Questi pensieri
desidero farli conoscere ai miei concittadini.LO IERI L'incontro è condotto dall'enciclopedico Assessore alla Cultura Bruno Ciapponi. L'amico “Ciap”, così lo chiamano gli amici, è solito declamare il passato. Quindi chi meglio di lui può spiegare quanto è accaduto a Tirano decenni or sono? Un gruppo di “rasegot”, traducendo “di Madonna”, ha scoperto importanti reperti preistorici riconosciuti tali da esperti del settore. Il sensibile nostro “Ciap” ha avuto l'ottima idea di elargire un quarto premio nella sala comunale. Il premio è stato consegnato, come gli altri, dal nostro Sindaco Pietro Del Simone al Direttore delle ricerche Giuliano Porcelli. Questo bel gesto di Bruno ha provocato applausi continuati. Appartenente allo ieri recente ricordo Cesare Salis, colpito, ancora giovane, da una malattia che non perdona. Cesare aveva fatto risorgere le quotazioni del vino valtellinese con la produzione ed il commercio di ottimi prodotti.
L'OGGI
Come già accennato la sala comunale è gremita anche per la felice iniziativa dei responsabili delle scuole medie abduane. Sono presenti giovani musicisti e giovani cantanti di dette scuole che ci incantano con due brani notissimi: l'Inno di Mameli ed il finale della nona sinfonia di Beethoven, l'inno alla gioia, che è anche l'inno della Comunità Europea. Oggi viviamo in una società di balordi, ma le emozioni che ci stanno dando i giovani nostri sono indimenticabili. Cari studenti, continuate lo studio della musica, quest'ultima è un'arte che apre il cuore anche alle persone solitamente insensibili, che ci fa dimenticare ciò che c'è di brutto nella nostra Italia e nel mondo.
IL DOMANI Anche il domani appartiene ai giovani. Penso ai tanti studenti che hanno terminato gli studi, ma che non trovano lavoro. Molti sono costretti a rimanere in famiglia sino a tarda età. Una sola raccomandazione a coloro che da Roma credono di rappresentarci: la smettano di varare leggi stupide, inutili, inapplicabili, e pensino che il lavoro fa parte dei primi articoli della Costituzione Italiana.
Giancarlo Bettini
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