1 novembre 2012 - In Valmalenco scoperta una baita adibita a
macelleria “clandestina”. Sequestrati fucili, cartucce e 4 quintali di
selvaggina.
Si è conclusa ieri, nel tardo pomeriggio, un’operazione
antibracconaggio dei Carabinieri del NORM della Compagnia di Sondrio
iniziata alle prime luci dell’alba con una serie di perquisizioni
domiciliari a carico di alcuni cacciatori della Valmalenco.In una baita situata in località “San Giuseppe”, a 1.400 mt di altezza, i militari dell’Arma hanno scoperto nella cantina una vera e propria macelleria “clandestina” attrezzata di tutto punto con ganci al soffitto, tavoli per la macellazione, segacci, coltelli e, addirittura, un tubo per lo scarico del sangue.
In alcune celle frigorifere poi sono state rinvenute e sequestrate due teste intere di cervo e capriolo e ben 4 quintali di carne selvaggina, già macellata e confezionata, presumibilmente di specie di cui è vietata la caccia e che verrà ora analizzata a cura della Polizia Provinciale di Sondrio, intervenuta sul posto insieme all’ASL.
Rinvenute e sequestrate anche 2 carabine con ottiche di precisione e segni sulla canna che lasciano presumere l’utilizzo – vietato per legge – di silenziatori. Le armi, benchè legalmente denunciate, erano detenute in luogo diverso, insieme ad alcuni proiettili calibro 22 “longrifle”, illegalmente detenuti.
Al termine degli accertamenti è scattata quindi la denuncia a piede libero per “detenzione illegale di munizionamento comune da sparo” e “omessa denuncia trasferimento di armi comuni da caccia” per D.A., operaio classe 1957 del luogo; per l’abbattimento e la macellazione degli animali, invece, l’uomo verrà deferito dalla Polizia Provinciale di Sondrio al termine delle analisi volte ad appurare a quale specie appartenga la carne ritrovata.
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