27 agosto 2013 - Incontrando il pittore Francesco Tresoldi,
noto pittore e studioso, sono venuta a conoscenza del fatto che lei
sostiene che nella Chiesa Parrocchiale di Grosotto ci sia un'opera di
Fermo Stella. (A cura di Valentina Bombardieri, Ufficio Turistico di
Grosotto)
Sì. La tela, dopo essere stata creduta per molto tempo
opera del pittore valtellinese Cipriano Valorsa, viene oggi dopo un
restauro fatto nel 1961, attribuita al pittore bresciano del primo ‘500,
Vicenzo De Barberis.Osservando alcuni particolari dell’opera, non è comunque molto difficile trovare alcune discordanze stilistiche con le opere del pittore bresciano. Si può invece arrivare a credere, che il quadro presente nella parrocchiale di Grosotto, possa essere uscito dalla mano del pittore: la similitudine dell’impostazione soggettistica e paesaggista con una “Deposizione” presente in una chiesa di Armeno realizzata dallo Stella nel 1548, la fredda stilistica dureriana tipica dello Stella e un riferimento alla data 1549 riportata sul frontale del Sepolcro nella “Deposizione” di Grosotto (simile alla Resurrezione parte del “Ciclo della Passione” di Caravaggio) non lascerebbero dubbi circa un’attribuzione allo Stella.Non è quindi da escludere che quando il pittore lasciò la Valtellina portò con sé una commissione per dipingere un’opera per il Santuario della Madonna di Tirano.
Deposizione presente nella Chiesa di Armeno
Come riesce a supporre ed a confermare la sua tesi?
Secondo alcuni documenti segnalatomi dal Professor Gianluigi Garbellini, se in una visita pastorale a Tirano del 21 luglio 1629 si legge: “Chorus insigni ara splendet tabernacolo inaurato, ac rutilanti decoratur,cujus puchritudinem, ac decorem pulcherrima tabula picta sacratissimi Corporis Christi depositionem in Sepulcro repraesentant (sic) e successivamente in alcuni inventari dei beni del Santuario con alcuni dettagli: “un quadro con le cornici nere et parte del fundo, tutto di Nero, con l’effige con tundo in mezzo al S.to Sepolchro con varie figure”. (1665-1670 ), si deve presumere che il quadro in questione, spostato durante un probabile restauro del Santuario, sia finito dopo la seconda metà del Settecento nel patrimonio della chiesa grosottina.
Quali altre opere presenti in zona sono state realizzate dal pittore?
Lavorò ad un di affresco nell’ Abside della parrocchiale di Sondalo, dove per un certo periodo ebbe anche ad abitare: Habitator Sondali”.
Per la Collegiata di Mazzo fece una tavola, purtroppo oggi scomparsa, una “Adorazione dei Magi” e a Ponte di Valtellina nell’Oratorio di S. Maurizio un affresco in volta con al centro il Cristo e Sibille nelle quattro vele. Dipinse con altri lavori una Madonna con Bambino in affresco in una lunetta dell’Oratorio del S.S. Crocefisso di Poggiridenti, un' “Adorazione del bambino e Madonna” a Torre in S. Maria, e quella che forse è l’opera più importante che lo Stella lasciò in Valtellina: la Crocefissione della chiesa di S. Lorenzo in Teglio.
Per concludere, quali notizie abbiamo della vita di Fermo Stella?
Poche sono le notizie riguardanti la sua infanzia, di certo si può risalire al suo ceppo famigliare e alla sua nascita a Caravaggio verso la fine del ‘400. Alcune note d’archivio ci portano alla conoscenza del nome del padre: Ser Francesco Stella; un titolo, quello di “ser”, equivalente a “magister”, probabile mestiere di pittore o indoratore.
I primi documenti che lo riguardano risalgono ad sua presenza nel 1520 in Valtellina quando al fianco di Gaudenzio Ferrari e Angelo Del Maino collabora alla realizzazione dell’ Ancona dell ‘Assunta nella chiesa di Morbegno.
Fu forse questo il suo primo impegno di lavoro che gli avrebbe dato la possibilità di essere conosciuto in valle e avere le prime committenze.
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