L'archivio del portale di informazione e commercio INTORNO TIRANO (www.intornotirano.it)

Etichette

domenica 27 ottobre 2013

I 63 BIM D'ITALIA SI SONO RIUNITI IN VALTELLINA

26 ottobre 2013 - La Federbim, che oggi riunisce 63 Consorzi Bim sparsi in tutta Italia, dalle Valle d’Aosta alle isole, in rappresentanza di circa duemila comuni montani in cui vivono oltre 6,3 milioni di persone, si è riunita ieri a Sondrio.

Ferbim si è costituita il 17 marzo 1962 a Bergamo, dopo che, una legge promulgata nel 1953 grazie all’impegno di un gruppo di parlamentari ‘amici della montagna’, tra cui il valchiavennasco Athos Valsecchi, aveva previsto la costituzione di consorzi di comuni montani in cui vi era un utilizzo delle risorse idriche per la produzione di energia elettrica. Tra gli scopi della Federbim, sanciti dallo statuto, vi sono la tutela dei diritti e degli interessi comuni dei Consorzi presso ogni livello istituzionale.
Una realtà vasta ed eterogenea, che riunisce territori con peculiarità diverse accomunate dalla presenza di risorse idriche che vengono utilizzate a scopo idroelettrico, con Consorzi di comuni popolosi e altri con poche centinaia di abitanti: si va dal Consorzio Bim Bormida, in provincia di Genova, con i suoi 634 mila abitanti, a quello del Piave, in provincia di Pordenone, che ne ha meno di tremila. Lo stesso per l’energia elettrica prodotta che vede il Bim dell’Adda, con i quasi 600 mila kW di potenza nominale concessa, secondo soltanto al Bim Adige di Bolzano che sfiora i 670 mila. Ma per arrivare al terzo bisogna scendere ai 350 kW del Bim Dora Baltea di Aosta.
Nella federazione il Bim dell’Adda svolge un ruolo importante che gli è stato riconosciuto con un posto nella Giunta esecutiva riservato alla presidente Carla Cioccarelli, così com’era stato, in anni passati, per Pierangelo Bonetti. Un riconoscimento che non si limita ai numeri ma che si allarga ai risultati conseguiti per le competenze sviluppate dalla struttura del Bim e per l’impegno profuso dagli amministratori. In provincia di Sondrio, secondo i dati aggiornati del 2012, si producono ogni anno 5700 Gigawattora di energia idrolettrica, il 44% di quella totale prodotta in Lombardia, il 10% della produzione nazionale. Ma noi ne consumiamo soltanto 1004 Gigawattora, circa il 18% del totale prodotto in valle, il resto viene utilizzata nel resto d’Italia.
In Federbim, il consorzio sondriese è stato preso a modello per l’attività svolta che ha consentito di giungere al riconoscimento dell’Ici per l’insieme di tutti gli impianti che costituiscono il complesso produttivo e non per il solo valore dei fabbricati. Grazie alla rideterminazione delle nuove rendite, i Comuni hanno introitato valori superiori al previsto.  Il nostro consorzio è stato altresì preso a modello, a livello nazionale, anche per dare corso a una vertenza capofila contro un’azienda idroelettrica. È il caso, recente, che ha successivamente condotto alla transazione con A2A che ha riconosciuto un sovracanone annuo di circa 500 mila euro per la centrale di Stazzona.
Più di recente, a seguito dell’approvazione della legge di stabilità 2013, che prevedeva l’estensione della perimetrazione dei Bim a tutto il territorio comunale degli enti già compresi nello stesso perimetro, una società aveva presentato ricorso chiedendo l’annullamento della norma e sollevando obiezioni di carattere costituzionale. Anche in questo caso, il consorzio sondriese si è costituito per primo in giudizio a livello nazionale, modello e capofila per Federbim, promuovendo un’attività di collegamento e di supporto a tutti gli altri consorzi interessati.

Nessun commento:

Posta un commento