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mercoledì 30 ottobre 2013

I DIRIGENTI DI REGIONE LOMBARDIA GUADAGNANO DI PIU': MARONI NON MANTIENE LE PROMESSE

29 ottobre 2013 - L’aumento in busta paga a 54 dirigenti del Pirellone, stabilito da una delibera della Giunta del luglio scorso, è intollerabile.

Mentre gli stipendi dei dipendenti pubblici restano bloccati dal 2009 i direttori, che già percepiscono un lauto compenso, si sono visti aumentare lo stipendio e, al di là dei tagli promessi dal Presidente Maroni e mai arrivati, la spesa della regione, a fronte di una diminuzione del numero di manager, è aumentata da 19,7 milioni di euro a 20,4.
Ricordiamo bene le promesse dell’Assessore Mantovani che dichiarava, “gli stipendi dei dirigenti pubblici vanno calibrati sui salari medi dei cittadini” , promesse rientrate evidentemente per le pressioni della stessa maggioranza. Ora con stipendi che vanno ben oltre i 100 mila euro, e che crescono, non ci è chiaro ai cittadini di quale paese si riferisse l’assessore.
Evidentemente qualcosa nella macchina decisionale e nell’impianto normativo complessivo non ha funzionato negli ultimi anni poiché si è arrivati ad aumentare del 4% la spesa per i dirigenti della Giunta a fronte di una diminuzione del 7% del loro numero. Questo a fronte invece di un sostanziale blocco degli stipendi per i dipendenti che durerà ancora per anni. Quindi la spending review vale solo per alcuni, proprio per gli stipendi più bassi, quando invece dovrebbe essere esattamente il contrario. Per M5S la spesa per i dirigenti pubblici, tutti, va completamente riconsiderata per la parte di competenza dell’Amministrazione e bisogna agire da subito per una riduzione degli stipendi che non sia lineare, uguale per tutti, ma che tenga conto delle responsabilità ed effettive complessità gestionali e del merito professionale e non politico.
I portavoce del Movimento 5 Stelle Lombardia

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