E' apparsa per prima su Facebook la notizia che l'amministrazione di Lovero ha deciso, "nella piena consapevolezza di quanto la crisi stia mettendo in ginocchio il nostro Paese... nell'ottica dii una politica per la famiglia", l'applicazione della vecchia tassa sui rifiuti, la Tarsu, invece dell'odiata Tares, il nuovo balzello introdotto nel 2013 dal Governo Monti e che, come sempre accade in questo periodo, richiede maggiori spese da parte dei cittadini.
Per il Comune di Lovero, il piano finanziario Tares prevedeva un esborso di 57.200 euro che dovevano essere interamente coperti dai contribuenti, come previsto dalla normativa. "A questa somma - ci spiega il Sindaco di Lovero Annamaria Saligari - andava aggiunta la patrimoniale allo Stato, pari a 0,30 centesimi al metro quadro. Il piano finanziarioTarsu, invece, prevede 34.320 euro pari al 86.59% di copertura rispetto al totale di spesa. Il resto - spiega Saligari - viene pagato con l'avanzo economico".
"Di qui - continua il primo cittadino - si evince un primo risparmio pari a 22.880 euro sul tributo. L'altro risparmio - continua - è dovuto al fatto che, proponendo la vecchia Tarsu, si esce anche con i metri quadri dichiarati Tarsu, cioè pari a 49.349 che, moltiplicati per 0,30 centesimi, danno 14.804,70 euro".
La banca dati Tares, invece, per il Comune di Lovero, aveva prodotto i seguenti risultati: per le abitazioni erano stati calcolati 80.051 mq, che sommati a magazzini e case di montagna (17.483 mq), davano un totale di 97.534 mq che, moltiplicati per 0,30, richiedevano un esborso totale di 29.260 euro, ben 14.455 euro in meno.
"Questo risparmio - continua il Sindaco di Lovero - unitamente a quello di prima, dà un totale di 37.335,30 euro che rimangono nelle tasche dei nostri cittadini. Davvero una bella notizia!", conclude il Sindaco.
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