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lunedì 20 gennaio 2014

I BARFI' & FRIENDS CONTRO LA CRISI: "FORZA GENTE, CE LA FAREMO!"

19 gennaoi 2014 - Ieri sera alle 20.30, presso il Cinema Mignon di Tirano è andata in scena la prima di “Forza Gente!”, il nuovo lavoro dei Barfì & Friends diretto da Fluvio Schiano. Oggi pomeriggio la replica.

Alla presenza di un folto pubblico, del Sindaco di Tirano Pietro Del Simone, del Vice-Sindaco Gianmartino Della Vedova, al cui padre, Bruno, scomparso recentemente, è stata dedicata la messa in scena, i Barfì & Friends hanno recitato una commedia, “Forza gente!”, che metteva al centro la tematica della crisi economica.
L'opera è divisa in due atti: nel primo viene rappresentata la storia di una media azienda valtellinese di tessitura diretta da Massimo (Giovanni Cometti), della storia d'amore con Isabella (Doriana Natta) e della sua idea di far fronte alla crisi attraverso nuovi investimenti: “Forza gente, produrre, la Cina è vicina”, è il motto iniziale di un protagonista fiducioso che ottiene il benestare economico dello zio (Giovanni Rinaldi) per l'informatizzazione e l'automatizzazione dell'azienda.
Ma le condizioni per il finanziamento della banca sono pesanti e impegnativi. Nel secondo atto, la positività iniziale e lo slancio all'ottimismo ("la crisi è un'invenzione") lasciano spazio ad una crescente drammaticità: il mercato è stagnante e Massimo si trova pignorati la casa e i nuovi macchinari; i suoi dipendenti rischiano il licenziamento. Solo l'intervento degli operai dell'azienda, in una nuova logica economica e di comunità, riusciranno, forse, a cambiare la situazione.
Centrale, nella commedia, la figura positiva dello zio che rappresenta da una parte la voce del popolo (di rilievo sono i suoi attacchi allo Stato, visto come un esattore senza cuore) e dall'altra la saggezza dell'anziano; se da una parte, infatti, invita alla prudenza nel momento delle scelte importanti, dall'altra non esita ad aiutare il nipote e le sue idee.
L'incertezza del finale è logica conseguenza dell'incertezza della realtà, nella quale, secondo il regista “il cancro è dappertutto”, nella politica, nell'economia, nell'informazione... “Ma siamo noi che lo abbiamo permesso lasciando al comando chi ci governa”. “Noi siamo la parte sana della società – conclude il pensiero ottimista del regista attraverso le parole di Giovanni – e dobbiamo resistere: forza gente, ce la possiamo fare, ce la faremo”.
Bramoso di risate di gusto, abituato molto bene dalle passate messe in scena, il pubblico ci ha messo un po' di tempo ad abituarsi alla serietà delle tematiche trattate ed ha riso anche in momenti pieni di tragicità. Ma alla fine si è abituato all'idea ed ha dimostrato di aver apprezzato la serietà della commedia con un lungo e continuo applauso.

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