A Sondrio, lunedì 27 gennaio 2014, al termine di articolate indagini iniziate lo scorso mese di giugno 2013, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito a piede libero per “truffa aggravata” e “appropriazione indebita” una 57enne di Samolaco, A. M. C., rappresentante di cosmetici.
Si presentava, di volta in volta, come fiscalista, consulente del tribunale di Sondrio, appartenente alla Guardia di Finanza o all’Agenzia delle Entrate; millantava conoscenze presso dirigenti di enti pubblici e di Equitalia, avvicinava persone con posizioni debitorie nei confronti dell’erario e si offriva, dietro un cospicuo pagamento, di adoperarsi per estinguere i loro debiti. In realtà, dopo aver incassato la sua “parcella” non effettuava alcuna attività se non quella di trattenere presso la propria abitazione le cartelle esattoriali indirizzate alle malcapitate vittime, facendo credere loro di aver veramente estinto i loro debiti.
Al momento, i militari hanno accertato truffe compiute, con lo stesso modus operandi, ai danni di 8 persone, tutte della Provincia di Sondrio, per un guadagno illecito che si aggirerebbe attorno ai 45.000 euro. Nel corso dell’operazione sono state eseguite anche perquisizioni domiciliari dalle quali sono stati rinvenuti e sequestrati documenti comprovanti l’illecita attività.
A casa della donna, inoltre, sono stati rinvenuti 2 tesserini dell’”Intendenza di Finanza”, 2 pistole scacciacani, di cui una priva del bollino rosso, e l’otturatore di un fucile “Carcano mod. 91” ex-ordinanza, per cui la stessa, insieme al marito, D. G. classe 1945, dipendente del Ministero delle Finanze in pensione, è stata denunciata anche per “detenzione illecita di parti di armi da fuoco”.
A casa della donna, inoltre, sono stati rinvenuti 2 tesserini dell’”Intendenza di Finanza”, 2 pistole scacciacani, di cui una priva del bollino rosso, e l’otturatore di un fucile “Carcano mod. 91” ex-ordinanza, per cui la stessa, insieme al marito, D. G. classe 1945, dipendente del Ministero delle Finanze in pensione, è stata denunciata anche per “detenzione illecita di parti di armi da fuoco”.
A finire nei guai anche il figlio della coppia, D. F. classe 1989, per “insolvenza fraudolenta” in quanto avrebbe emesso un assegno bancario a vuoto del valore di 12.500 euro, rinvenuto e sequestrato.
Nell’ambito dell’operazione, denunciato, infine, in stato di libertà, anche C.G., classe 1934, libero professionista sondriese, per “favoreggiamento” poichè avrebbe attivamente supportato l’illecita attività di truffa della donna.
Nell’ambito dell’operazione, denunciato, infine, in stato di libertà, anche C.G., classe 1934, libero professionista sondriese, per “favoreggiamento” poichè avrebbe attivamente supportato l’illecita attività di truffa della donna.
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