I residente di Madonna di Tirano dovranno ancora aspettare la tanto agognata apertura della nuova farmacia. Dopo la parziale assegnazione alla società Artemisia (già titolare della Parafarmacia), la seconda classificata al bando, la signora Quetti Anna di Grosio, ha fatto ricorso al Tribunale Regionale della Lombardia perché convinta di aver fatto un'offerta più vantaggiosa per il Comune. La validità dell'impugnazione risiederebbe nella somma iniziale di acquisto: 250.000 euro offerti da Quetti, contro i 203.00 offerti da Artemisia.
Ma a concorrere alla definizione dei punteggi, oltre che all'"offerta tecnica" che in sostanza è identica tra i due contendenti, l'"offerta economica" è determinata dalla somma di questo importo iniziale, più il canone annuale moltiplicato per i 20 anni di assegnazione. Artemisia con il suo aumento di 7.000 euro, ha raggiunto la somma totale di 643.000 euro, contro i 625.000 euro della dott.ssa Quetti (che aveva invece offerto un'aumento di 3.500 euro sul canone annuale). Il TAR, a questo punto, dovrà esprimersi in merito alla correttezza dei criteri utilizzati dal Comune.
Perplesso il Sindaco di Tirano Pietro Del Simone che, sulle pagine de La Provincia di Sondrio, ha dichiarato, oltre che "gli interessi sono grandi e che "ce lo si poteva aspettare", che il Comune si costituirà parte civile per fare in modo di consegnare al più presto ai cittadini di Madonna la nuova farmacia, ma anche e soprattutto per incassare subito quei 203.000 euro tanto comodi in questo momento per la casse del Municipio.
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