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lunedì 30 giugno 2014

GUARDIA DI FINANZA, NEL 2014 SOTTRATTI A TASSAZIONE 63 MILIONI DI EURO

Il 21 giugno si è celebrato a Roma il 240° anniversario di fondazione della Guardia di Finanza. Nella giornata di ieri si è svolta una sobria cerimonia di carattere interno presso la sede del Comando Provinciale di Sondrio. Nel corso dell’anno i finanzieri di Sondrio hanno proseguito la propria attività a presidio della legalità e delle libertà economiche, a tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato.
Il rafforzamento della lotta all’evasione fiscale passa attraverso un'analisi sempre più approfondita dei comportamenti fiscali “più a rischio” legati principalmente all'economia sommersa, all'evasione fiscale internazionale ed alle frodi l.V.A. Nei primi cinque mesi dell’anno in corso sono stati svolti 97 controlli e verifiche fiscali che, complessivamente, hanno consentito di individuare imponibile sottratto a tassazione per oltre 63 milioni di euro.
Particolare attenzione viene dedicata al settore delle “frodi carosello”, cioè quel genere di frodi poste in essere coinvolgendo diverse società, aventi sede parte in Italia e parte in altri Paesi dell'Unione Europea, attraverso complessi meccanismi per i quali, alla fine, nessuno versa l’lVA dovuta. Nella provincia di Sondrio i settori più colpiti da questo vasto fenomeno illecito sono quelli del commercio di autoveicoli e di rottami ferrosi. Complessivamente le verifiche svolte hanno consentito di accertare un’ l.V.A. dovuta e non versata all’erario per oltre 7 milioni di euro.
Per quanto riguarda l'economia sommersa sono stati scoperti 15 evasori totali, cioè soggetti che sono risultati completamente sconosciuti al fisco per non aver presentato le prescritte dichiarazioni ai fini delle imposte sui redditi e dell'IVA. L'evasione fiscale, come sappiamo, sottrae risorse alle casse erariali e genera gravi distorsioni di mercato ed iniquità sociale, costituendo un freno allo sviluppo del Paese e all'adozione delle misure redistributive.
Nei primi cinque mesi dell'anno sono stati sequestrati 322 beni immobili per un controvalore di oltre 26 milioni di euro, e conti correnti e titoli per un totale di oltre 6 milioni di euro.
Sul piano della lotta all'evasione diffusa sono stati svolti complessivamente oltre 700 controlli sulla regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali, con la constatazione di oltre 150 violazioni.
Strettamente connessa alla lotta all'evasione fiscale è la tutela della spesa pubblica. I cittadini, infatti, devono essere certi che le imposte versate all'erario siano impiegate correttamente e con trasparenza per l'erogazione dei servizi essenziali. In questo quadro l'attività è indirizzata da un lato verso l'accertamento delle più gravi forme di frode e corruzione e dall'altro verso la pianificazione di forme di controllo. In materia di prestazioni sociali agevolate (rette asili nido, mense scolastiche, tasse universitarie, contributi subaffitto etc.) sono stati eseguiti 27 controlli che hanno portato alla denuncia di 6 persone che hanno indebitamente usufruito delle agevolazioni dichiarando una posizione reddituale e patrimoniale inferiore a quella realmente constatata. In materia di ticket sono stati eseguiti 93 controlli che hanno portato alla denuncia di 64 soggetti che hanno indebitamente usufruito della esenzione.
Da segnalare poi l'attività di controllo dei confini con la Confederazione Elvetica e la zona extra-doganale di Livigno dove sono stati effettuati 46 interventi e sequestrati prodotti di vario genere tra i quali 6 kg di sigarette di contrabbando, 61 litri di alcool e 108 kg di prodotti petroliferi di contrabbando, con la denuncia di 38 autori di reato. In materia di stupefacenti sono state sequestrate sostanze per un totale di 2.162 grammi; in particolare, nella cittadina di Bormio è stato arrestato un uomo di nazionalità romena che vendeva cocaina a ragazzi del luogo.
In ultimo, ma solo in ordine di elencazione, si segnala la pregevole opera degli specialisti del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) che, spesso lavorando in condizioni estreme e mettendo a repentaglio anche la propria incolumità, dall'inizio dell'anno hanno eseguito ben 173 soccorsi in montagna, assistendo 155 persone in difficoltà.

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