A distanza di un anno ci ritroviamo in questa sala come Soci di un'Associazione che da oltre sessant'anni è presente nella Comunità cittadina e non solo.
Tanti di noi sono storicamente presenti a questo appuntamento che meriterebbe una partecipazione molto più nutrita come ho anche auspicato nella convocazione dell'Assemblea sul nostro Notiziario.
Tanti di noi sono storicamente presenti a questo appuntamento che meriterebbe una partecipazione molto più nutrita come ho anche auspicato nella convocazione dell'Assemblea sul nostro Notiziario.
Se doverosa è la risposta alla chiamata per la donazione, così dovrebbe essere, da parte di tutti, anche la partecipazione democratica alla vita associativa attraverso la conoscenza, la discussione, l'espressione del proprio parere sull'attività svolta dal Consiglio Direttivo.
Diamo il benvenuto a quei donatori che per la prima volta sono presenti e vogliamo rassicurarli che tutti noi, presenti ed assenti, siamo unicamente una grande famiglia alla quale liberamente abbiamo deciso di far parte.
E qui ora, come nella nostra sede o in ogni altra occasione d'incontro vale obbligatoriamente il concetto di trovarci tra Amici. Donatori prima di tutto a prescindere dal ruolo che ognuno ricopre.
Proprio come famiglia avisina ci corre l'obbligo anche questa sera di dedicare il nostro affettuoso ricordo a tutti quegli Amici che prima di noi o con noi hanno camminato sul sentiero della solidarietà condividendo gli ideali che nel nostro statuto sono richiamati dall'articolo 2.
Voglio ricordarne due che ci hanno lasciato nel corso del 2014: nel mese di aprile Alfio Parolaro già Responsabile del gruppo di Ponte sempre presente qui in sala fintanto che la salute lo ha sostenuto ed a giugno il Socio donatore Nicola Martelli con all'attivo 98 donazioni morto tragicamente su quelle cime che tanto amava e che anche a tanti di noi le ha fatte conoscere, ammirare e rispettare.
Alle loro famiglie vada il nostro commosso pensiero.
Diamo il benvenuto a quei donatori che per la prima volta sono presenti e vogliamo rassicurarli che tutti noi, presenti ed assenti, siamo unicamente una grande famiglia alla quale liberamente abbiamo deciso di far parte.
E qui ora, come nella nostra sede o in ogni altra occasione d'incontro vale obbligatoriamente il concetto di trovarci tra Amici. Donatori prima di tutto a prescindere dal ruolo che ognuno ricopre.
Proprio come famiglia avisina ci corre l'obbligo anche questa sera di dedicare il nostro affettuoso ricordo a tutti quegli Amici che prima di noi o con noi hanno camminato sul sentiero della solidarietà condividendo gli ideali che nel nostro statuto sono richiamati dall'articolo 2.
Voglio ricordarne due che ci hanno lasciato nel corso del 2014: nel mese di aprile Alfio Parolaro già Responsabile del gruppo di Ponte sempre presente qui in sala fintanto che la salute lo ha sostenuto ed a giugno il Socio donatore Nicola Martelli con all'attivo 98 donazioni morto tragicamente su quelle cime che tanto amava e che anche a tanti di noi le ha fatte conoscere, ammirare e rispettare.
Alle loro famiglie vada il nostro commosso pensiero.
Attraverso questo Bilancio delle attività svolte durante lo scorso anno vogliamo raccontare le esperienze e le competenze acquisite perché contribuiscano a rinsaldare i legami e le relazioni all'interno della nostra Avis comunale affinché, con il contributo di tutti, essa sia sempre pronta ed attenta a leggere ed interpretare le sfide dei tempi nuovi consapevoli che la persona, l'altro, è una risorsa di umanità da valorizzare.
Stiamo vivendo sicuramente un momento di grandi trasformazioni-evoluzioni verso uno stato sociale non ancora in grado di intercettare adeguatamente i nuovi bisogni.
Un disagio e un bisogno sociale nuovo. Di cittadini che improvvisamente si scoprono più ”poveri” da un lato perché alcuni di essi hanno perso il lavoro, che rappresenta una sicurezza, e dall'altro perché il disagio interiore rivoluziona il sistema dei valori che costituisce ogni singolo individuo.
E' in questo contesto che si inserisce l'impegno quotidiano della nostra Associazione e lo sforzo che cerchiamo di fare nel mettere in atto strategie che tengano conto di questo scenario, come dicevo, in grande trasformazione.
Lo stare insieme e condividere, come Consiglio Direttivo e come volontari che operano presso la sede, devono essere prioritariamente un piacere e non una mera opportunità per scambiare idee e prendere decisioni a volte anche importanti ai fini associativi: siamo volontari e questo non dimentichiamolo mai!
E' questo lo spirito che vorrei animasse il nostro lavoro consapevoli che non dovremmo avere obiettivi personali da difendere, ma invece obiettivi associativi da condividere e percorsi da costruire insieme, animati da quei valori comuni sui quali tutti ci siamo formati.
Stiamo vivendo sicuramente un momento di grandi trasformazioni-evoluzioni verso uno stato sociale non ancora in grado di intercettare adeguatamente i nuovi bisogni.
Un disagio e un bisogno sociale nuovo. Di cittadini che improvvisamente si scoprono più ”poveri” da un lato perché alcuni di essi hanno perso il lavoro, che rappresenta una sicurezza, e dall'altro perché il disagio interiore rivoluziona il sistema dei valori che costituisce ogni singolo individuo.
E' in questo contesto che si inserisce l'impegno quotidiano della nostra Associazione e lo sforzo che cerchiamo di fare nel mettere in atto strategie che tengano conto di questo scenario, come dicevo, in grande trasformazione.
Lo stare insieme e condividere, come Consiglio Direttivo e come volontari che operano presso la sede, devono essere prioritariamente un piacere e non una mera opportunità per scambiare idee e prendere decisioni a volte anche importanti ai fini associativi: siamo volontari e questo non dimentichiamolo mai!
E' questo lo spirito che vorrei animasse il nostro lavoro consapevoli che non dovremmo avere obiettivi personali da difendere, ma invece obiettivi associativi da condividere e percorsi da costruire insieme, animati da quei valori comuni sui quali tutti ci siamo formati.
Proprio partendo da qui vorrei rendervi partecipi delle attività che nel corso dell'anno abbiamo svolto.
Quattro le riunioni del Consiglio alle quali hanno sempre partecipato i nostri Revisori dei conti.
Presenza questa che sta a significare un’attenzione particolare alla vita associativa vista anche sotto l'aspetto finanziario. Nel corso dell’Assemblea avranno modo di relazionarci per la parte di loro competenza.
Alcuni dei Consiglieri sono anche assiduamente impegnati come volontari in sede svolgendo quel servizio così indispensabile per il buon funzionamento delle attività.
E' proprio per questo che anche nelle discussioni dei punti all'ordine del giorno i loro interventi sono sempre portatori di quelle istanze che ci permettono di dare massima e chiara informazione a tutti e di sollecitare gli interventi opportuni per ottemperare al meglio al nostro compito statutario.
Nel corso dell'anno questa squadra ha visto un certo rinnovamento nella sua composizione con l'uscita di alcune persone e l'ingresso di altre.
Il rinnovamento, il mettere in campo nuove risorse sono vitali per la nostra Comunale e per Avis in generale.
Dare fiducia ed appoggio ai nuovi motivandoli e formandoli affinché siano in grado di assumersi nuove responsabilità e portare avanti con competenza nuovi compiti auspicando nel contempo che anche i volontari presenti da più tempo in Associazione mettano sempre in campo il loro apporto con rinnovato spirito critico e con la volontà di aggiornarsi nel tempo.
La nostra sede, aperta a tutti dalle 16.30 alle 19 per cinque giorni la settimana, vede la costante presenza di volontari anche in altri orari della giornata. Sono quelle donne e quegli uomini che, attraverso il loro tempo disponibile, rendono possibile il lavoro di chi si occupa dell’attività di chiamata dei Donatori e della Direzione Sanitaria.
La frequentazione personale e ormai quotidiana della sede mi permette di condividere con loro le problematiche che via via si presentano cercandone sempre insieme le soluzioni.
A tutti loro indistintamente va il grazie convinto e sincero di tutto il Consiglio e di tutti i Donatori.
Ritornando alle riunioni del Consiglio. In tutte le circostanze due sono i punti fissi all'ordine del giorno: le comunicazioni del Presidente e la situazione donazionale.
Credo fermamente che da questi due aspetti discendano poi tutte quelle iniziative che abbiamo messo in campo.
Partiamo dalla prima. La condivisione dei vari aspetti della vita associativa non solo Comunale ma anche di quella che riguarda i livelli superiori è doverosa e indispensabile per ogni dirigente Avis.
Ancora di più oggi in quanto le trasformazioni e gli adeguamenti normativi ci impongono necessariamente comportamenti corretti e coerenti. Non che in passato non ci siano stati, anzi, ma ora sono divenuti più stringenti e la non osservanza ci porta a commettere un reato perseguibile penalmente con conseguenze rovinose sia per le persone che guidano l’Associazione che per l’Associazione stessa.
A tale scopo abbiamo partecipato ad alcuni incontri formativi svolti a livello regionale e interprovinciale traendone indicazioni molto puntuali e concrete ed acquisendo esperienze di altre realtà che possono aiutarci nell'interpretare al meglio la nostra attività.
Ricoprendo personalmente anche il ruolo di Consigliere regionale Avis mi è più facile mantenere i necessari collegamenti e riportare in sede locale le informazioni e le iniziative anche di altri territori regionali.
Puntuali sono anche le informazioni sui rapporti con l’Azienda Ospedaliera che voglio affrontare in modo più specifico più avanti.
La seconda. Da ormai più di un anno stiamo monitorando tutta l’attività donazionale registrando quotidianamente sia la convocazione dei Donatori da inviare al Centro Trasfusionale che le risposte in termini di presenza degli stessi nel giorno e nell’orario concordati.
Mensilmente, attraverso tabelle predisposte, mettiamo a confronto i dati con il corrispettivo mese dell'anno precedente vedendone gli scostamenti. In questo modo ci è possibile intervenire, per quanto di nostra competenza, nel migliorare la nostra attività.
Un esempio concreto di questo lavoro ci ha portato ad attivare, dallo scorso mese di giugno, l'invio di un sms di promemoria a tutti i Donatori prenotati per la donazione ricordando loro l'appuntamento concordato.
Un servizio questo molto apprezzato dai Donatori e che permette ai nostri volontari delle chiamate di poter coprire, pur se all'ultimo momento, le indisponibilità che ci vengono comunicate anche lasciando un messaggio sulla segreteria telefonica della nostra sede.
Quattro le riunioni del Consiglio alle quali hanno sempre partecipato i nostri Revisori dei conti.
Presenza questa che sta a significare un’attenzione particolare alla vita associativa vista anche sotto l'aspetto finanziario. Nel corso dell’Assemblea avranno modo di relazionarci per la parte di loro competenza.
Alcuni dei Consiglieri sono anche assiduamente impegnati come volontari in sede svolgendo quel servizio così indispensabile per il buon funzionamento delle attività.
E' proprio per questo che anche nelle discussioni dei punti all'ordine del giorno i loro interventi sono sempre portatori di quelle istanze che ci permettono di dare massima e chiara informazione a tutti e di sollecitare gli interventi opportuni per ottemperare al meglio al nostro compito statutario.
Nel corso dell'anno questa squadra ha visto un certo rinnovamento nella sua composizione con l'uscita di alcune persone e l'ingresso di altre.
Il rinnovamento, il mettere in campo nuove risorse sono vitali per la nostra Comunale e per Avis in generale.
Dare fiducia ed appoggio ai nuovi motivandoli e formandoli affinché siano in grado di assumersi nuove responsabilità e portare avanti con competenza nuovi compiti auspicando nel contempo che anche i volontari presenti da più tempo in Associazione mettano sempre in campo il loro apporto con rinnovato spirito critico e con la volontà di aggiornarsi nel tempo.
La nostra sede, aperta a tutti dalle 16.30 alle 19 per cinque giorni la settimana, vede la costante presenza di volontari anche in altri orari della giornata. Sono quelle donne e quegli uomini che, attraverso il loro tempo disponibile, rendono possibile il lavoro di chi si occupa dell’attività di chiamata dei Donatori e della Direzione Sanitaria.
La frequentazione personale e ormai quotidiana della sede mi permette di condividere con loro le problematiche che via via si presentano cercandone sempre insieme le soluzioni.
A tutti loro indistintamente va il grazie convinto e sincero di tutto il Consiglio e di tutti i Donatori.
Ritornando alle riunioni del Consiglio. In tutte le circostanze due sono i punti fissi all'ordine del giorno: le comunicazioni del Presidente e la situazione donazionale.
Credo fermamente che da questi due aspetti discendano poi tutte quelle iniziative che abbiamo messo in campo.
Partiamo dalla prima. La condivisione dei vari aspetti della vita associativa non solo Comunale ma anche di quella che riguarda i livelli superiori è doverosa e indispensabile per ogni dirigente Avis.
Ancora di più oggi in quanto le trasformazioni e gli adeguamenti normativi ci impongono necessariamente comportamenti corretti e coerenti. Non che in passato non ci siano stati, anzi, ma ora sono divenuti più stringenti e la non osservanza ci porta a commettere un reato perseguibile penalmente con conseguenze rovinose sia per le persone che guidano l’Associazione che per l’Associazione stessa.
A tale scopo abbiamo partecipato ad alcuni incontri formativi svolti a livello regionale e interprovinciale traendone indicazioni molto puntuali e concrete ed acquisendo esperienze di altre realtà che possono aiutarci nell'interpretare al meglio la nostra attività.
Ricoprendo personalmente anche il ruolo di Consigliere regionale Avis mi è più facile mantenere i necessari collegamenti e riportare in sede locale le informazioni e le iniziative anche di altri territori regionali.
Puntuali sono anche le informazioni sui rapporti con l’Azienda Ospedaliera che voglio affrontare in modo più specifico più avanti.
La seconda. Da ormai più di un anno stiamo monitorando tutta l’attività donazionale registrando quotidianamente sia la convocazione dei Donatori da inviare al Centro Trasfusionale che le risposte in termini di presenza degli stessi nel giorno e nell’orario concordati.
Mensilmente, attraverso tabelle predisposte, mettiamo a confronto i dati con il corrispettivo mese dell'anno precedente vedendone gli scostamenti. In questo modo ci è possibile intervenire, per quanto di nostra competenza, nel migliorare la nostra attività.
Un esempio concreto di questo lavoro ci ha portato ad attivare, dallo scorso mese di giugno, l'invio di un sms di promemoria a tutti i Donatori prenotati per la donazione ricordando loro l'appuntamento concordato.
Un servizio questo molto apprezzato dai Donatori e che permette ai nostri volontari delle chiamate di poter coprire, pur se all'ultimo momento, le indisponibilità che ci vengono comunicate anche lasciando un messaggio sulla segreteria telefonica della nostra sede.
Dati associativi
Il 2014 si chiude con due due dati contrapposti. Negativo (-26) per quanto riguarda i Soci donatori e positivo (+158) per quanto concerne le donazioni effettuate.
Altri dati più dettagliati li trovate nella tabella che vi invito a consultare per soddisfare anche qualche piccola curiosità.
Tornando sul patrimonio umano della nostra Comunale alcune considerazioni doverose.
Se vi ricordate anche il 2013 si era chiuso con un calo di Donatori (-3).
Alle esclusioni “fisiologiche” dovute a problemi sanitari, trasferimento, età e motivazioni personali, si sono aggiunte anche le esclusioni deliberate dal Consiglio Direttivo applicando la norma statutaria (art.5 comma b).
Una revisione puntuale e necessaria degli elenchi, svolta dai nostri volontari che collaborano alla Direzione sanitaria, che abbiamo deciso di attuare nell'ottica di rendere sempre migliore l’attività di gestione dei Donatori attivi. Al 31 dicembre 2014 la loro consistenza numerica è di 2952.
Donne e uomini che volontariamente hanno scelto di condividere gli ideali di Avis ma che in modo altrettanto responsabile rispondono alle convocazioni per la donazione.
Diamo il benvenuto ai 163 nuovi Donatori che sono entrati a far parte della nostra Comunale augurandoci che trovino, nel gesto altruistico che compiono, ma anche nell’Associazione che da oggi è anche loro, quei valori etici e morali che devono essere per tutti fondamenti del quotidiano agire.
Altri 18 aspiranti Donatori, già idonei, attendevano la convocazione per la prima donazione.
221 sono le domande d’iscrizione pervenuteci di cui 57 di 18enni (classe 1996).
Sulla suddivisione per fasce di età rileviamo con molta soddisfazione due dati:
a) la componente giovanile dei nostri avisini: il 36% si colloca nella fascia dai 18 ai 35 anni mentre il restante 64% va dai 36 ai 65 anni con qualche eccezione oltre questa soglia;
b) dai 18 ai 25 anni la componente femminile è in maggioranza su quella maschile: 222 contro187.
Anche sul fronte delle donazioni il dato è da considerare positivo: 5776 le sacche donate che rappresentano il 37,7% del totale raccolto complessivamente in provincia di Sondrio dal Servizio Trasfusionale della nostra A.O.V.V.
Risultato ottenuto pur riscontrando 6 giornate di raccolta in meno rispetto al 2013 e la sospensione della raccolta del martedì pomeriggio che auspichiamo quanto prima di poter ripristinare vista la sollecitazione che ci perviene da parte di nostri Donatori.
Il 2014 si chiude con due due dati contrapposti. Negativo (-26) per quanto riguarda i Soci donatori e positivo (+158) per quanto concerne le donazioni effettuate.
Altri dati più dettagliati li trovate nella tabella che vi invito a consultare per soddisfare anche qualche piccola curiosità.
Tornando sul patrimonio umano della nostra Comunale alcune considerazioni doverose.
Se vi ricordate anche il 2013 si era chiuso con un calo di Donatori (-3).
Alle esclusioni “fisiologiche” dovute a problemi sanitari, trasferimento, età e motivazioni personali, si sono aggiunte anche le esclusioni deliberate dal Consiglio Direttivo applicando la norma statutaria (art.5 comma b).
Una revisione puntuale e necessaria degli elenchi, svolta dai nostri volontari che collaborano alla Direzione sanitaria, che abbiamo deciso di attuare nell'ottica di rendere sempre migliore l’attività di gestione dei Donatori attivi. Al 31 dicembre 2014 la loro consistenza numerica è di 2952.
Donne e uomini che volontariamente hanno scelto di condividere gli ideali di Avis ma che in modo altrettanto responsabile rispondono alle convocazioni per la donazione.
Diamo il benvenuto ai 163 nuovi Donatori che sono entrati a far parte della nostra Comunale augurandoci che trovino, nel gesto altruistico che compiono, ma anche nell’Associazione che da oggi è anche loro, quei valori etici e morali che devono essere per tutti fondamenti del quotidiano agire.
Altri 18 aspiranti Donatori, già idonei, attendevano la convocazione per la prima donazione.
221 sono le domande d’iscrizione pervenuteci di cui 57 di 18enni (classe 1996).
Sulla suddivisione per fasce di età rileviamo con molta soddisfazione due dati:
a) la componente giovanile dei nostri avisini: il 36% si colloca nella fascia dai 18 ai 35 anni mentre il restante 64% va dai 36 ai 65 anni con qualche eccezione oltre questa soglia;
b) dai 18 ai 25 anni la componente femminile è in maggioranza su quella maschile: 222 contro187.
Anche sul fronte delle donazioni il dato è da considerare positivo: 5776 le sacche donate che rappresentano il 37,7% del totale raccolto complessivamente in provincia di Sondrio dal Servizio Trasfusionale della nostra A.O.V.V.
Risultato ottenuto pur riscontrando 6 giornate di raccolta in meno rispetto al 2013 e la sospensione della raccolta del martedì pomeriggio che auspichiamo quanto prima di poter ripristinare vista la sollecitazione che ci perviene da parte di nostri Donatori.
Rapporti con Azienda Ospedaliera
Mai come in questo ultimo anno la frequenza degli incontri con la dott.ssa Lanzini, Direttore facente funzione del Servizio Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera, è stata assidua e fortemente voluta da entrambe le parti.
Ho sempre trovato, come già in passato, una grande disponibilità non solo nel tempo dedicato ma anche nella costante e reciproca attenzione alle argomentazioni sul tappeto.
Disponibilità e attenzione che, personalmente e come Associazione, ci ha riservato anche tutto il personale medico, infermieristico, di segreteria ed ausiliario operante presso la Struttura.
Il grazie che rivolgiamo a tutti loro a nome della nostra Comunale vuole essere anche testimonianza concreta che la collaborazione, non sempre scontata, ma invece ricercata con determinazione e volontà, pur nel rigoroso rispetto dei ruoli di ognuno, porta a risultati positivi pur nelle difficoltà oggettive che viviamo giornalmente.
Questi concetti ho avuto modo di esprimerli al Direttore Generale dell’Azienda dott.ssa Stasi come premessa nell'incontro che, insieme a Nadia De Pretto, abbiamo avuto lo scorso mese di novembre.
Incontro da noi sollecitato come Avis per ribadire ai massimi vertici aziendali le preoccupazioni e difficoltà che scontiamo nella corretta gestione degli impegni sottoscritti nella convenzione in atto.
Preoccupazioni e difficoltà che riguardano la ormai cronica carenza di personale medico presso il Servizio Trasfusionale con il conseguente rallentamento delle attività di trasmissione degli esami alla nostra Direzione Sanitaria.
La tutela della salute del Donatore, preciso dovere associativo, che abbiamo affidato al Direttore Sanitario dott. Giancarlo Coiatelli che ringraziamo per il suo professionale impegno, è svolta al meglio tanto più è puntuale la disponibilità dei referti medici.
In questi ultimi mesi le criticità sopra esposte sono state maggiori in quanto la Struttura Trasfusionale nel suo complesso ha dovuto far fronte a due scadenze improrogabili che si sono concretizzate a partire dal 1 gennaio 2015.
Esse hanno riguardato il progetto di riordino delle attività trasfusionali a livello regionale e il nuovo percorso di accreditamento cui sono chiamati i Servizi Trasfusionali adeguandoli ai requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici previsti da una normativa europea recepita dal nostro Paese.
Entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti e come Associazione sono stati monitorati passo dopo passo contribuendo marginalmente, per quanto di nostra competenza, al risultato finale.
In concreto il riordino delle attività trasfusionali si traduce nella centralizzazione delle attività di lavorazione e validazione di sangue ed emocomponenti in nove centri competenti per territorio.
Il nostro D.M.T.E. fa capo al Centro di Lavorazione e Validazione (CLV) dell'Azienda Ospedaliera di Lecco insieme a quelli di Monza e Vimercate.
Senza alcuna variazione continuerà presso le Strutture Trasfusionali di Sondrio, Sondalo e Chiavenna la raccolta di sangue ed emocomponenti.
Voglio evidenziare che il verbale di accreditamento, ottenuto dopo diverse visite ispettive, permette al Servizio Trasfusionale la continuità operativa. Se ciò non fosse avvenuto avremmo subito l'interruzione della raccolta con le conseguenze che possiamo ben immaginare.
Mai come in questo ultimo anno la frequenza degli incontri con la dott.ssa Lanzini, Direttore facente funzione del Servizio Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera, è stata assidua e fortemente voluta da entrambe le parti.
Ho sempre trovato, come già in passato, una grande disponibilità non solo nel tempo dedicato ma anche nella costante e reciproca attenzione alle argomentazioni sul tappeto.
Disponibilità e attenzione che, personalmente e come Associazione, ci ha riservato anche tutto il personale medico, infermieristico, di segreteria ed ausiliario operante presso la Struttura.
Il grazie che rivolgiamo a tutti loro a nome della nostra Comunale vuole essere anche testimonianza concreta che la collaborazione, non sempre scontata, ma invece ricercata con determinazione e volontà, pur nel rigoroso rispetto dei ruoli di ognuno, porta a risultati positivi pur nelle difficoltà oggettive che viviamo giornalmente.
Questi concetti ho avuto modo di esprimerli al Direttore Generale dell’Azienda dott.ssa Stasi come premessa nell'incontro che, insieme a Nadia De Pretto, abbiamo avuto lo scorso mese di novembre.
Incontro da noi sollecitato come Avis per ribadire ai massimi vertici aziendali le preoccupazioni e difficoltà che scontiamo nella corretta gestione degli impegni sottoscritti nella convenzione in atto.
Preoccupazioni e difficoltà che riguardano la ormai cronica carenza di personale medico presso il Servizio Trasfusionale con il conseguente rallentamento delle attività di trasmissione degli esami alla nostra Direzione Sanitaria.
La tutela della salute del Donatore, preciso dovere associativo, che abbiamo affidato al Direttore Sanitario dott. Giancarlo Coiatelli che ringraziamo per il suo professionale impegno, è svolta al meglio tanto più è puntuale la disponibilità dei referti medici.
In questi ultimi mesi le criticità sopra esposte sono state maggiori in quanto la Struttura Trasfusionale nel suo complesso ha dovuto far fronte a due scadenze improrogabili che si sono concretizzate a partire dal 1 gennaio 2015.
Esse hanno riguardato il progetto di riordino delle attività trasfusionali a livello regionale e il nuovo percorso di accreditamento cui sono chiamati i Servizi Trasfusionali adeguandoli ai requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici previsti da una normativa europea recepita dal nostro Paese.
Entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti e come Associazione sono stati monitorati passo dopo passo contribuendo marginalmente, per quanto di nostra competenza, al risultato finale.
In concreto il riordino delle attività trasfusionali si traduce nella centralizzazione delle attività di lavorazione e validazione di sangue ed emocomponenti in nove centri competenti per territorio.
Il nostro D.M.T.E. fa capo al Centro di Lavorazione e Validazione (CLV) dell'Azienda Ospedaliera di Lecco insieme a quelli di Monza e Vimercate.
Senza alcuna variazione continuerà presso le Strutture Trasfusionali di Sondrio, Sondalo e Chiavenna la raccolta di sangue ed emocomponenti.
Voglio evidenziare che il verbale di accreditamento, ottenuto dopo diverse visite ispettive, permette al Servizio Trasfusionale la continuità operativa. Se ciò non fosse avvenuto avremmo subito l'interruzione della raccolta con le conseguenze che possiamo ben immaginare.
Attività ed iniziative
Come avete visto fin qui il nostro costante impegno è stato finalizzato prioritariamente all’attività gestionale.
Abbiamo però dedicato anche tempo e risorse al campo della propaganda privilegiando come tradizione la componente giovanile della società.
In questo campo le iniziative sono state molteplici portate avanti meritoriamente anche dai nostri Gruppi nelle attività sportive, nelle scuole, nelle manifestazioni promosse in collaborazione anche con altre Associazioni del territorio.
A novembre la tradizionale Festa del Donatore ha riscosso come sempre un’ampia partecipazione di Soci e familiari. Per la prima volta abbiamo ritenuto opportuno chiedere anche ai Donatori partecipanti un contributo di cinque euro.
Come già aveva fatto il Gruppo di Chiesa Valmalenco, anche il nostro Consiglio Direttivo ha deliberato la devoluzione dell'intera somma raccolta all’Associazione Cancro Primo Aiuto promotrice dell'acquisto dell'acceleratore lineare per il nostro Ospedale. (apparecchiatura di ultima generazione per le terapie contro il cancro).
Durante la Assemblea dello scorso anno annunciammo la apertura di una pagina facebook avvenuta poi nelle settimane seguenti con la pubblicazione di eventi e notizie che hanno riguardato non solo la nostra Comunale ma anche Avis in generale. E' una ulteriore opportunità di informazione, collegamento e propaganda che è necessario accrescere con il contributo di tutti partendo dal Consiglio Direttivo.
Come avete visto fin qui il nostro costante impegno è stato finalizzato prioritariamente all’attività gestionale.
Abbiamo però dedicato anche tempo e risorse al campo della propaganda privilegiando come tradizione la componente giovanile della società.
In questo campo le iniziative sono state molteplici portate avanti meritoriamente anche dai nostri Gruppi nelle attività sportive, nelle scuole, nelle manifestazioni promosse in collaborazione anche con altre Associazioni del territorio.
A novembre la tradizionale Festa del Donatore ha riscosso come sempre un’ampia partecipazione di Soci e familiari. Per la prima volta abbiamo ritenuto opportuno chiedere anche ai Donatori partecipanti un contributo di cinque euro.
Come già aveva fatto il Gruppo di Chiesa Valmalenco, anche il nostro Consiglio Direttivo ha deliberato la devoluzione dell'intera somma raccolta all’Associazione Cancro Primo Aiuto promotrice dell'acquisto dell'acceleratore lineare per il nostro Ospedale. (apparecchiatura di ultima generazione per le terapie contro il cancro).
Durante la Assemblea dello scorso anno annunciammo la apertura di una pagina facebook avvenuta poi nelle settimane seguenti con la pubblicazione di eventi e notizie che hanno riguardato non solo la nostra Comunale ma anche Avis in generale. E' una ulteriore opportunità di informazione, collegamento e propaganda che è necessario accrescere con il contributo di tutti partendo dal Consiglio Direttivo.
Ho condensato in questa relazione le attività più significative svolte nell'anno trascorso.
Moltissime altre, non meno importanti, rendono vitale il nostro operare che ci piacerebbe molto fosse conosciuto nel concreto a partire dai nostri Soci.
La sede di via Lambertenghi è la casa di tutti, aperta quindi non solo ai volontari che svolgono le varie attività.
Dovrebbe diventare anche luogo di incontro e di condivisione della vita associativa. Spazio e ambito in cui, a partire dai giovani, immaginare ,progettare, vivere da protagonisti l'esperienza del volontariato.
Sperimentare l'arte del donare se stessi, del dare cioè non solo quello che si ha, ma anche quello che si è.
Credo che solo così possa crescere la convinzione che il volontariato è strumento di lettura e di ascolto attivo della comunità, una pratica di democrazia partecipata che concorre con gli Amministratori locali e le altre agenzie pubbliche e private del territorio a generare storia e relazione.
Relazioni che non trovano terreno fertile in un confuso agglomerato di case, di individui che non si parlano, si osteggiano, si ignorano......
Ora più che mai abbiamo invece bisogno tutti di dialogo, di inclusione, di scambio di culture, di emozioni, di sentimenti.
Generare umanizzazione è quello che anche noi dell'Avis siamo chiamati a perseguire con la speranza e la fiducia che obbligatoriamente dobbiamo saper trasmettere alle generazioni future.
Ho condiviso questo bilancio associativo con tutto il Consiglio Direttivo e insieme lo abbiamo sottoposto alla vostra attenzione.
Spero che in voi possa aver portato qualche riflessione che sarei ben lieto di conoscere, discutere ed apprezzare.
Grazie della vostra attenzione.
Moltissime altre, non meno importanti, rendono vitale il nostro operare che ci piacerebbe molto fosse conosciuto nel concreto a partire dai nostri Soci.
La sede di via Lambertenghi è la casa di tutti, aperta quindi non solo ai volontari che svolgono le varie attività.
Dovrebbe diventare anche luogo di incontro e di condivisione della vita associativa. Spazio e ambito in cui, a partire dai giovani, immaginare ,progettare, vivere da protagonisti l'esperienza del volontariato.
Sperimentare l'arte del donare se stessi, del dare cioè non solo quello che si ha, ma anche quello che si è.
Credo che solo così possa crescere la convinzione che il volontariato è strumento di lettura e di ascolto attivo della comunità, una pratica di democrazia partecipata che concorre con gli Amministratori locali e le altre agenzie pubbliche e private del territorio a generare storia e relazione.
Relazioni che non trovano terreno fertile in un confuso agglomerato di case, di individui che non si parlano, si osteggiano, si ignorano......
Ora più che mai abbiamo invece bisogno tutti di dialogo, di inclusione, di scambio di culture, di emozioni, di sentimenti.
Generare umanizzazione è quello che anche noi dell'Avis siamo chiamati a perseguire con la speranza e la fiducia che obbligatoriamente dobbiamo saper trasmettere alle generazioni future.
Ho condiviso questo bilancio associativo con tutto il Consiglio Direttivo e insieme lo abbiamo sottoposto alla vostra attenzione.
Spero che in voi possa aver portato qualche riflessione che sarei ben lieto di conoscere, discutere ed apprezzare.
Grazie della vostra attenzione.
Antonio Bettinelli
Presidente
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