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venerdì 13 marzo 2015

CHIUSURA UFFICI, CROSIO A POSTE ITALIANE: "SALVAGUARDARE AREE MONTANE"

«È troppo facile nascondersi dietro i numeri richiamando le regole fissate da Agcom, bisogna invece usare il buonsenso perché razionalizzare il servizio postale nelle aree montane non è come farlo nelle grandi città dotate di un sistema di trasporti strutturato. Anziani e categorie deboli, con difficoltà negli spostamenti, sarebbero oltremodo penalizzati».
Il parlamentare valtellinese Jonny Crosio ha aperto gli interventi dei senatori nella seduta di ieri della commissione Lavori pubblici e Telecomunicazioni alla presenza dell’amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio, sottolineando lo squilibrio esistente tra norme sulla carta, quelle di Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni, alle quali il piano di razionalizzazione degli uffici postali fa riferimento, e le diverse realtà locali.
«Come Lega Nord non siamo contro la razionalizzazione - sottolinea il senatore Crosio - che riteniamo auspicabile nel momento in cui serve a ridurre i costi, ma non possiamo accettare che essa crei disagi ai cittadini. Il sacrificio chiesto alla periferia, soprattutto nel momento in cui il governo Renzi colpisce duramente il trasporto pubblico locale, è eccessivo. Nelle grandi città è lieve la ricaduta di chiusure e ridimensionamenti degli uffici postali, non così nei piccoli paesi».
Una posizione unanimemente condivisa, tanto che la Lega Nord chiederà che la mozione presentata da Crosio la settimana scorsa per sostenere il mantenimento degli uffici postali nelle zone periferiche del Paese venga discussa al più presto in Senato.
Nell’intervento di Crosio in commissione non poteva mancare il riferimento alla provincia di Sondrio, portata ad esempio quale area montana svantaggiata che, secondo il piano di Poste Italiane, sarà interessata dalla chiusura degli uffici postali di Madonna di Tirano e di Cosio Stazione e dal ridimensionamento di quelli di Cataeggio, Dazio, Lovero e Torre Santa Maria. «La nostra è una battaglia di principio: non possiamo permettere a questo governo di distruggere quanto abbiamo faticosamente costruito negli anni per garantire la qualità della vita nelle aree montane - conclude il senatore Crosio -. Così come abbiamo combattuto per mantenere scuole e ospedali, allo stesso modo dobbiamo garantire un servizio di utilità sociale qual è quello svolto dagli uffici postali, fondamentale nei piccoli paesi, vitale per gli anziani che non hanno la possibilità di spostarsi».

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