Lo scorso 3 ottobre 2014, una 20enne domiciliata a Tresivio aveva denunciato, presso la Stazione Carabinieri di Ponte in Valtellina, il furto del proprio telefono cellulare, Samsung S4, del valore di circa 500 euro, avvenuto qualche giorno prima all’interno della sua abitazione. La completa assenza di segni di scasso a porte e finestre aveva, fin da subito, escluso l’ipotesi dell’intrusione dall’esterno.
Le indagini dei militari dell’Arma si sono indirizzate, quindi, verso chi (parenti e amici) aveva avuto libero accesso all’abitazione in quei giorni e, in breve tempo, sono giunte ad identificare, come presunta autrice del furto, una 29enne ecuadoriana, residente nel sondriese e conoscente della vittima, R.Q.N.E., che, proprio in quel periodo, era stata ospitata a casa della 20enne.
A riscontro dell’ipotesi formulata, sabato 21 marzo, nel corso di una perquisizione personale e domiciliare richiesta ed ottenuta dall’Autorità Giudiziaria di Sondrio, la donna è stata trovata in possesso del cellulare rubato che, consegnato spontaneamente da lei, è stato sottoposto a sequestro per la successiva restituzione alla vittima.
La 29enne, quindi, a conclusione delle indagini, è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Sondrio, per “furto in abitazione”.
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