Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto, né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute.”
(Ippocrate 460-377 a.C.)
(Ippocrate 460-377 a.C.)
L’invecchiamento della popolazione, la prevalenza dei fumatori e l’adozione di stili di vita non adeguati causati dalla progressiva industrializzazione, dalla riduzione dell’attività fisica e dalla maggiore disponibilità di cibo contribuiscono a spiegare l’incremento di nuovi casi di neoplasie. In particolare tumori del colon, del polmone, della mammella e della prostata sono quelli più frequenti nella popolazione e sono considerati i grandi killer della nostra era. L’Organizzazione Mondiale per la Sanità segnala tuttavia, che esiste la possibilità di ridurre del 30% il rischio di sviluppare questo tipo di tumori, seguendo una alimentazione corretta e praticando una attività fisica per almeno ½ ora al giorno.
Numerose evidenze scientifiche mettono in relazione l’incremento dell’incidenza di neoplasie con il sovrappeso, la vita sedentaria, l’eccesso nel consumo di bevande alcoliche, carni rosse (specie se conservate) e grassi animali. Anche uno studio sulle abitudini alimentari dei cittadini europei lo ha confermato, dimostrando altresì che un adeguato consumo di frutta, verdura, cereali, legumi e pesce azzurro è in grado di proteggerci dall’insorgenza dei tumori più frequenti. I principali determinanti del rischio nutrizionale sono l’incremento dell’insulina, dell’ossidazione cellulare e del rapporto tra acidi grassi omega 6 e omega 3.
Gli zuccheri raffinati (cosiddetti veloci) sono rapidamente metabolizzati e confluiscono nel sangue. Se non è in corso uno sforzo muscolare, l’organismo immagazzina questa energia in grassi. Al contrario gli amidi, detti anche zuccheri lenti, costituiti da numerose molecole di glucosio, vengono digeriti lentamente, il sangue li riceve in piccole dosi e per molto tempo. Forniscono energia utile all’organismo, mantenendo costante il livello della glicemia. Un’alimentazione ricca di zuccheri raffinati induce un rapido incremento della glicemia, con conseguente aumento della liberazione di insulina, che determina un brusco abbassamento della glicemia con nuovo stimolo di fame.
L’insulina oltre a favorire l’ingresso del glucosio nelle cellule, presiede alla duplicazione cellulare, induce l’incremento di ormoni sessuali e di fattori di crescita cellulari, induce incremento dei trigliceridi e degli adipociti. La sua azione è ostacolata dalla presenza di grassi saturi nelle membrane cellulari (conseguenti a diete con eccessivo consumo di latticini e carni rosse).
L’ossigeno, fondamentale per la nostra vita ed il nostro metabolismo, si combina con l’idrogeno formando i radicali liberi, molecole “affamate” di elettroni dotate di instabilità strutturale e capaci di cercare compensazione, sottraendo elettroni alle molecole viventi circostanti. I radicali liberi alterano così la struttura e la funzione di membrane cellulari, enzimi, proteine e DNA incrementando l’invecchiamento cellulare, le malattie cardiovascolari e i tumori.
La produzione dei radicali liberi è funzione del metabolismo individuale, dell’alimentazione, dello stile di vita e del carico di aggressioni che subiamo quali: inquinamento, fumo di sigaretta, cattiva alimentazione, eccesso di alcool, eccesso di farmaci, sovrappeso, stress cronico, vita sedentaria ed eccessiva esposizione ai raggi solari.
Fortunatamente tutte le forme di vita aerobiche hanno sistemi di difesa verso i radicali liberi: enzimi (proteine complesse che disattivano i radicali dell’ossigeno), molecole chelanti metalli (albumina, ceruloplasmina, trasferrina, ferritina), nutrienti che forniscono elettroni per saturare i radicali liberi (vitamine, carotenoidi, bioflavonoidi) e sistemi di riparazione di danni al DNA. Anche nell’uomo queste componenti si attivanoin tempi e modi diversi, integrandosi armoniosamente con l’obbiettivo di proteggere l’organismo dai danni dell’ossidazione cellulare.
Ultimo importante elemento di rischio alimentare è lo squilibrio nell’assunzione di grassi in favore dei grassi saturi derivati dal consumo animale (omega 6) verso quelli derivati dal consumo di pesci in particolare di pesce azzurro. I grassi saturi infatti, oltre ad interferire col metabolismo degli zuccheri (impedendo il normale funzionamento dell’insulina a livello delle membrane cellulari), determinano la produzione endogena di sostanze proinfiammatorie.
Secondo un’indagine condotta dalla CE (EUROBAROMETRO 2010), la maggior parte dei cittadini europei intervistati non ha menzionato alcuna delle preoccupazioni diffuse sui rischi legati all’alimentazione. Solo il 19% dei cittadini era consapevole dei rischi, focalizzandosi principalmente sulla possibile contaminazione dei cibi con residui chimici di pesticidi, antibiotici, batteri ed inquinanti, e solo una piccola proporzione di persone riconosceva il rischio conseguente ad una dieta non equilibrata.
Possiamo mantenere uno stato di benessere e prevenire importanti malattie (diabete,obesità,ipertensione, tumori) prestando attenzione alla nostra alimentazione e seguendo indicazioni semplici ma efficaci.
Possiamo mantenere uno stato di benessere e prevenire importanti malattie (diabete,obesità,ipertensione, tumori) prestando attenzione alla nostra alimentazione e seguendo indicazioni semplici ma efficaci.
Linee guida per una corretta e sana alimentazione
Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF), la cui missione è di promuovere la prevenzione primaria dei tumori attraverso la ricerca e la divulgazione della conoscenza sulle loro cause, ha concluso un'opera ciclopica di revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto fra alimentazione e tumori. Vi hanno contribuito oltre 150 ricercatori, epidemiologi e biologi, di circa cinquanta centri di ricerca fra i più prestigiosi del mondo.
L'Istituto Nazionale dei Tumori ha gestito la sezione sui tumori della mammella, dell'ovaio e della cervice uterine. Il volume, disponibile su www.dietandcancerreport.org, malgrado sia prudente nelle conclusioni, riassume in 10 "raccomandazioni" i risultati più solidi della ricerca scientifica.
- Mantenersi snelli per tutta la vita. Il fattore numero uno di maggior rischio di cancro, quello più solidamente dimostrato è il sovrappeso. Le persone grasse si ammalano maggiormente di tumore della mammella, dell'endometrio, del rene, dell'esofago, dell'intestino, del pancreas e della cistifellea. La correlazione obesità-cancro non è più trascurabile, anzi la sua veridicità non ha più bisogno di prove.
- Attività fisica quotidiana. E' sufficiente un impegno fisico pari a una camminata veloce, che presuppone fatica per almeno mezz'ora al giorno. La sedentarietà nelle popolazioni urbane consolida abitudini che remano contro la nostra salute (macchina per qualsiasi spostamento, televisione e computer): la mancata attività fisica comporta mancata ossigenazione delle cellule. Dove è assente l'ossigeno, la cellula è più sottoposta a stress ossidativo e può diventare cancerogena.
- Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare/escludere il consumo di bevande zuccherate, zuccheri raffinati. Gli studi rivelano che le bevande gassate e zuccherate sono da evitare, da escludere così come i cibi precotti e preconfezionati.
- Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non raffinati e legumi in ogni pasto, con un'ampia verietà di verdure non amidacee e di frutta. Cinque porzioni al giorno (per 600 g.circa). Da escludere le patate.
- Limitare il consumo di carni rosse (ovine,suine,bovine) ed evitare/escludere il consumo di carni conservate (carni in scatola, salumi, prosciutti, wurstel).
- Limitare il consumo di alcolici. Non sono raccomandate, ma bisogna limitarsi ad un bicchiere di vino (120 ml)al giorno per le donne e due per gli uomini, solamente durante i pasti.
- Limitare il consumo di sale (non più di 5 g.al giorno) e cibi conservati sotto sale.
- Evitare-escludere i cibi contaminati da muffe (cereali e legumi contaminati) e si consiglia di non conservarli in ambienti umidi e caldi.
- Allattare i bambini al seno per almeno sei mesi.
- Non fare uso di tabacco, evitare l'esposizioni in ambienti dove si fuma regolarmente.
- Si sconsiglia l'uso di integratori e vitamine-minerali.
N.B. Un grande santo, PADRE PIO, inaugurando l'ospedale CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA aveva detto: "MEGLIO ESSERE UN SORCIO FRA DUE GATTI, CHE UN AMMALATO FRA DUE DOTTORI". Se volete stare alla larga di dottori e ospedali, adottate lo stile di vita sopra consigliato!
"Il cittadino tiranese" Bernardo Gabriele Ferrari
"Il cittadino tiranese" Bernardo Gabriele Ferrari
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