Si chiama Matteo Valsecchi, 25 anni nato a Sondrio, diplomato nel 2012 in regia cinematografica, il ragazzo che ha prodotto quest'anno un documentario Yema e Neka (2015) selezionato nella sezione Orizzonti vicini del 63° Trento Film Festival e nel Concorso Extr'A del 25° Festival del Cinema Africano (Milano). Entrambi i festival si svolgeranno a inizio maggio.
"I protagonisti del documentario - racconta Matteo - sono due atleti, ma il documentario che ho voluto fare è molto lontano da un documentario sportivo. È un documentario su due adolescenti etiopi con un passato in orfanotrofio, che si trovano a vivere in un paesino di montagna del Trentino.
È la storia del loro riscatto, dalla sofferenza al successo, dall’Etiopia ai campionati del mondo. Il racconto del loro rapporto con il padre adottivo, della loro straordinaria famiglia di 14 persone".
Un paesino di montagna, in Trentino, ripopolato da nove ragazzi etiopi.
Adottati tutti dalla stessa coppia che ospita anche tre adulti problematici.
Due dei ragazzi, Yema e Neka, corrono. Vincono. Battono record.
Sono figli dell'altopiano africano: leggeri, veloci, resistenti.
Luisa però decide di andare via. Resta Roberto a capo della tribù.
E i due continuano a correre, tutti i giorni dell’anno, anche se c'è la neve.
Adottati tutti dalla stessa coppia che ospita anche tre adulti problematici.
Due dei ragazzi, Yema e Neka, corrono. Vincono. Battono record.
Sono figli dell'altopiano africano: leggeri, veloci, resistenti.
Luisa però decide di andare via. Resta Roberto a capo della tribù.
E i due continuano a correre, tutti i giorni dell’anno, anche se c'è la neve.
Nessun commento:
Posta un commento