Un appuntamento fortemente voluto e condiviso dai due assessorati che dimostra il “feeling” esistente tra Sondrio e Milano soprattutto in ambito turistico. “La Regione – conferma Alberto Pasina, Assessore al Turismo della Provincia di Sondrio– ancora una volta ha apprezzato il fatto che la Valtellina si sia mossa unita, come è stato per il caso della partecipazione della Regione alla fiera Skipass di Modena, l’evento clou per la promozione dell’inverno, che a causa dei ridotti fondi regionali rischiava di saltare. Una eventualità per la montagna turistica lombarda molto pericolosa, come Valtellina abbiamo sottoposto a Maullu la questione e siamo riusciti a trovare una soluzione, così che per i nostri operatori e consorzi sarà possibile contare anche per il 2011 sullo stand regionale. Un risparmio per noi ma anche un segnale forte della Regione che ha confermato di puntare sulla montagna, come avverrà anche per la promozione della stagione invernale, e soprattutto in questa fase di passaggio alla DMO”.
All’assessore Pasina fa eco la Presidente del Consorzio Turistico Provinciale di Sondrio Bormolini: “La Regione è un riferimento importante, sia nell’assessorato al turismo che con il delegato alla montagna, quello che anche oggi si conferma è che se la Valtellina si muove compatta è credibile e l’esempio lampante è il sostegno che Maullu ha ribadito per la promozione Skipassfree anche per la prossima stagione, i risultati sono stati notevoli, oltre 71.000 tessere vendute, in prevalenza settimanali che hanno generato oltre 400.000 presenze turistiche per un notevole volume d’affari”.
Durante l’incontro non è mancato uno sguardo ai numeri:
- 2 milioni le presenze alberghiere in Valtellina,
- 410 alberghi,
- 20.000 posti letto,
- località note a livello internazionale,
- eventi di richiamo e un impegno ad aprire nuovi varchi nel mercato puntando sia su nuovi paesi e clienti, ma anche su prodotti e servizi nuovi per rispondere alle esigenze di un turista moderno e sempre meno facile da accontentare.
Nel frattempo si esce da un inverno di tenuta con un incremento del 3% delle presenze, soprattutto straniere, e un’estate che si conferma stagione ricca di stimoli ed eventi ma che deve ritrovare una propria identità visto che la vacanza di montagna in estate ha molte sfaccettature, dal turismo sportivo a quello naturalistico alla gita fuori porta, ma non ha ancora una sua chiara vocazione.
Un tema che potrà essere di stimolo per gli operatori attivi nel tavolo di lavoro della DMO e più in generale un tema da porre nell’agenda della futura DMO che deve rappresentare una cabina di regia condivisa per il turismo.