Nella quarta partita del girone di ritorno del Campionato di Promozione, Girone Lecco, il Gruppo Maganetti Tirano ha affrontato fuori casa la seconda in classifica, l'ASD Imbersago; in uno scontro all'ultimo respiro la squadra abduana ha prevalso con uno scarto di soli tre punti: 68 a 71. Si è trattata della diciottesima vittoria che ha permesso alla squadra abduana di raggiungere quota 36 punti, mantenendo una distanza di sicurezza con il Rovagnate (+4) e portando a + 6 punti il vantaggio proprio sull'Asd Imbersago, e a + 8 il vantaggio sul Vercurago (che deve ancora giocare).
Nella prossima giornata, la quinta del girone di ritorno, i nostri cestisti affronteranno in casa, domenica 9 marzo alle ore 17.00, l'Usmate, l'unica squadra in grado di battere (nel girone di andata) il Tirano in questa stagione.
IL PAGELLONE di Ugo Attisani
E’ semplice dire che vincere contro Imbersago da 2 punti come le altre partite, e che i conti si fanno a fine campionato, ma la vittoria di ieri aveva tutto un altro sapore, a fine partita c’era tutto un altro clima, vincere contro di loro è diverso e basta, sempre. Ma bando alle ciance e sotto col pagellone.
Simo Panizza - Sto giro davvero il migliore in campo, una prestazione con la P maiuscola, puntuale come una raccomandata deposita morbidi ganci cieli in quel di Imbersago. Gli avversari non riescono a trovare contromisure e lui, dopo ogni canestro, esulta come uno scolaretto sul bus della gita, lui che ci aveva abituato a modi sempre compassati. Inizialmente, comunque, fatica ad accoppiarsi coi lunghi avversari che sotto canestro dominano in lungo e in largo ma, appena ha spazio, punisce la difesa avversaria con un grande 7 su 7 dal campo. Voto: 8 MIRACOLATO
Missa - Suoi i nostri primi punti del match, una bella tripla dall’angolo che ci risveglia dal torpore serale e dall’inizio sprint degli avversari. In attacco, però, non riesce a farsi vedere più di tanto, limitandosi a alzare un muro in difesa. Prende una ginocchiata al braccio dopo una carica del 14 avversario che fa temere un infortunio ma per fortuna con l’ausilio di un po’ di ghiaccio è in grado di rientrare in campo. Nel finale incandescente fa un salvifico 1 su 2 ai liberi che ci riporta a 3 punti di vantaggio a meno di un minuto dal termine. Voto: 6.5 MASTINO
Pedro - Non dorme da almeno una settimana pensando a questa gara e in campo trasuda tensione e furia agonistica. Le prime avvisaglie potevano essere colte da un occhio attento fin dagli spogliatoi prima del riscaldamento in quanto, un di solito mai silenzioso Pedro, si chiudeva questa volta in un igloo di concentrazione e tensione. In campo unico acuto una tripla nel primo tempo che ci permette di ridurre il gap con gli avversari. In particolare, si dispera quando nell’ultimo quarto sbaglia il più semplice dei layup in un momento topico della partita. Sconsolato, non si da pace e al suo rientro in panca conclude il match in un misto di angoscia/eccitazione/sgomento degno del miglior Kirk Douglas. Il ricordo dell’ultima partita di playoff è troppo vivo in lui (e non solo in lui) per lasciarlo in pace. Nel finale poi, a referto rosa intascato, esplode ed abbraccia tutta la truppa manco avesse vinto il mondiale. Voto: 6.5 EMOTIVO
Debu - Partita ancora una volta sfortunata per lui. Venuto in trasferta col dubbio se giocare o no per colpa di un dolore muscolare al polpaccio riesce finalmente, dopo il riscaldamento, a sciogliere la riserva e buttarsi nella mischia coi suoi fratelli di palla a spicchi. In 7 minuti gioca della grande pallacanestro, senza timore, ne dolore, apre in due la difesa avversaria come un melone e spezza i post smilzi avversari come una lama rovente nel burro. Purtroppo, quando le cose andavano per il meglio, ritorna la malasorte a tirargli un brutto scherzo. In un’azione offensiva, infatti, accidentalmente impatta il costato di un avversario col la testa carambolando a terra dolorante e sanguinante. Brutto colpo per lui e anche per la squadra dal momento che, nei minuti successivi, subiamo un brutto parziale. Purtroppo, l’entità della botta gli impedisce di tornare sul rettangolo di gioco ma ciò non gli impedisce di dare il suo supporto, anche senza riuscire a muovere la testa verso l’alto. Voto: 7 ROBOCOP
Maraci - Concludiamo la batteria di lunghi col maracione. Non una gran serata per lui stasera, ad inizio match, soprattutto, troppe volte si fa gabbare a rimbalzo dall’occhialuto centro avversario. In fase offensiva, sporca il tabellino solo a metà quarto con un layup da solo servito dall’Ugo dopo il recupero di una palla vagante e poi poco più. In una gara caratterizzata dalle ottime percentuali dall’arco non riesce ad iscriversi alla festa e rimane con un sacco di sdeng sul palmares odierno. Voto: 5.5 ARRUGGINITO
Bongio - Gara del rientro dopo il forfait dato nel primo quarto contro Bellano per un taglio sotto l’occhio. Annuncia alla vigilia che farà 30 punti, beh a parte uno zero di troppo la sua previsione si è rivelata azzeccata. Conclude, infatti, il match con una sola tripla all’attivo ma comunque importante perché trovata nel momento del nostro allungo. In panchina indispettisce i compagni ( Ugo e Pedro soprattutto) esultando già per la vittoria a metà terzo quarto sul +16 per noi, salvo poi essere quasi linciato dopo il sorpasso subito a qualche minuto dalla fine. Meno male per tutti che alla fine la partita sia stata vinta… ma in quel di Imbersago si sono perse partita che sembravano più vinte di questa quindi il silenzio a volte è preferibile. Voto: 6 PIRATA
Dome - Partita fatta di sali e scendi, in cui dimostra ancora una volta di essere giocatore capace di fare molto male agli avversari sia in velocità che dalla lunga distanza, ma capace anche di sanguinose palle perse e blackout in momenti chiave. Tutto sommato, però, la sua partita è più che positiva in quanto troviamo il suo zampino praticamente in ogni momento a noi favorevole. Se limitasse al minimo gli svarioni sarebbe davvero un'arma totale. Voto: 6.5 CROCE E DELIZIA
Ugo: Partita incolore la sua, non riesce ad incidere nel match come vorrebbe, e le poche sortite offensive provate si traducono in un nulla di fatto, la virgola è meritata. Voto: 5.5 INOFFENSIVO
Teo Baggi - Incappa in una serata storta al tiro e si incaponisce cercando di superarla provando e riprovando e riprovando ancora ma ritrovandosi invece a forzare un po’ più del dovuto. Ciò nonostante, il suo apporto alla causa tiranese si rivela essere più che importante, fondamentale. E’ infatti un iceberg della Groenlandia dalla lunetta quando c’è da trasformare 4 liberi regalatici da un tecnico a 3 minuti dalla fine e sotto di due. 4 liberi che ci riportano avanti di un paio di lunghezze dopo un lunghissimo momento di apnea e affanno. Inoltre, conclude la serata ai liberi con un altro 2 su 2 con cui in pratica chiude la partita e fa scattare la festa tiranese. Diciamo che il suo lo ha fatto. Voto: 6.5 ICEMAN ONCE AGAIN
Teo Negri - Grande partita di intensità e di nervi. Inizia nel migliore dei modi piazzando subito una bomba e poi un'altra e un’altra ancora. Punisce costantemente la zona avversaria ogniqualvolta riesce a trovare uno spiraglio di campo per scoccare i suoi dardi. Una perla, nel finale di secondo quarto, quando, dopo una rimessa a 6 secondi dalla fine, fuori equilibrio ed in mezzo a due avversari si incunea per lanciare una preghiera che va a depositarsi dolcemente nel canestro al sibillare della sirena, e via un mulinare di ceffoni e scappellotti da tutta la panca! Voto: 7.5 BOMBER
Penna - Una serata particolare per lui. Sembra essere uno dei più nervosi in campo non mancando di intavolare discussioni con gli arbitri e gli avversari ad ogni contatto sospetto. Rischia anche tantissimo quando, dopo un guadagnato potenziale gioco da tre punti, scocca il tiro libero senza che l’arbitro gli avesse passato la palla, scatenando le proteste avversarie ( il libero era stato sbagliato) e nostrane (gli arbitri avrebbero potuto darci un tecnico). A parte questo si limita a gestire la palla andando molto in difficoltà sul pressing avversario nel terzo quarto. Voto: 6 IN AFFANNO
CHI SALE: Teo Negri, Paniz
CHI SCENDE: Ugo, Maraci
MVP: Paniz senza dubbio