Quello che ho richiesto (fin dal 15 ottobre) al Signor Sindaco era la possibilità di avere copia dei documenti inerenti ordini, fatture, e approvazione dei fondi stanziati da parte degli Enti che hanno sostenuto l’impegno economico dell’evento. Senza contestare né l’opportunità di organizzare l’evento, senza entrare nel merito della riuscita (o meno) dell’evento.
Non ho chiesto al Sindaco un riassunto o un bilancio delle spese ma i documenti necessari per formarlo. In sintesi: ho chiesto gli ingredienti per preparare la ricetta non la portata bell’è pronta.
Non ho mai accusato nessuno di aver messo le mani in tasca dei Tiranesi come il Sindaco ha inteso a sé riferito. Tutt’al più, ma per rispondere a inconsistenti osservazioni sulla mia persona, ho avuto modo di far presente le diverse casacche politiche che il Sindaco ha indossato negli anni (un dato di fatto, nulla per cui inalberarsi).
Chiarendo per il Primo Cittadino di Tirano (non Re, non Imperatore, ma Primo Cittadino): una richiesta non è lesa maestà! Una richiesta non è un’accusa! Prendo però atto che excusatio non petita accusatio manifesta.
Naturalmente, anche durante il Consiglio del 28 u.s. i documenti non hanno fatto capolino.Come al solito mi è stato servito un piatto pronto, una serie di dati sterili ma privi di riscontro oggettivo. Ciò non è ammissibile.
Non è ammissibile che ad una doverosa, legittima e semplice richiesta di un consigliere(ma ancor prima di un Tiranese) il Sindaco di Tirano opponga motivazioni risibili e inconferenti quale quella della necessità di compilare bilanci definitivi, come se gli ordini o le fatture dei fornitori già non lo fossero.
Non è ammissibile che il diniego ad una doverosa, legittima e semplice richiesta venga trasformato in un attacco personale utilizzando toni che tutti hanno la possibilità di ben valutare. A questo punto ogni consegna di documenti che verrà fatta, sarà comunque tardiva (come la soluzione della questione Camagni... vero Sindaco?)
Solo a seguito dell’imperscrutabile comportamento del Primo cittadino che si contrappone, invece, alla documentata rigorosa ed attenta attività del Consorzio Turistico Valtellina Terziere Superiore, sorgono spontanee delle domande da rivolgere solo all’amministrazione del Comune di Tirano: esistono tali documenti? Se si perché non consegnarli? Se si quali segreti nasconderanno mai per non consegnarli? Se davvero saranno così lineari come fra un po’ di tempo si vorrà far credere, come mai non sono stati consegnati?
Ai Tiranesi resta una manifestazione, costata all’incirca 300 milioni di care vecchie lire che tanto, come dice il Sindaco, non hanno pagato loro ma la Comunità Montana di Tirano, la Provincia Sondrio, il Bim –Bacino Imbrifero Montano dell’Adda… Ma, i Tiranesi non abitano nel territorio della Comunità Montana di Tirano, … della Provincia di Sondrio… del BIM …?
Ma solo i bambini vedono che il Re è nudo?
Avv. Marco Tomasi