Chi va a Roncaiola, si affacci ai bordi della strada presso il guard-rail innanzi all’osteria e gli sembrerà d’essere sulla fusoliera di un aereo che vola in alta quota. Di giorno, da lassù, la Tirano vecchia sembra pitturata con pennellate di colori tenui e delicati dei tetti in “piöde” . Sfociano prepotenti i colori più intensi e variegati della città nuova per poi dilagare nel bianco luccichio dei monotoni capannoni racchiusi tra due fiumi. Il contorno verde delle montagne distoglie l’attenzione sulle moderne strutture industriali. Di notte, il susseguirsi monotono di luci gialle sfumano l’ ombre delle strade, mentre le chiazze di color bianco danno un magico risalto alla piazze.
La candida chiesetta di Roncaiola sembra però soffrire per una lorda macchia sul muro del campanile: lì v’è installata una parabola satellitare per la trasmissione dei segnali. Brutta immagine, ma il Signore perdona chi si ravvede e provvede per togliere quella modernità che poco si addice ad una chiesa.
Sì, Roncaiola è il borgo più bello del Mondo, ma la sua strada d’accesso , dopo il bivio stradale di Baruffini,appare assai poco curata. Le piante ai lati della strada, s’alzano a cupola e sembrano in più punti lambire il tetto delle macchine. Cespugli, come bracci d’arpie, costeggiano in più punti l’asfalto ai lati della strada. La strada che porta al borgo più bello del Mondo non fa certo da anticamera graziosa. Un vero peccato: Per non togliere nulla della bellezza di Roncaiola è buona cosa mantenere in perfetto stato la strada che porta al trionfo d’armonia e bellezza d’ un paesaggio e di un borgo visitato sempre con meraviglia.
ezio maifrè
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