Sì. Ma con le dovute cautele. Grazie ala riforma sulla previdenza complementare (vedi sito www.infoprevidenza.it per i dettagli) è molto conveniente per i lavoratori dipendenti, ma anche per quelli autonomi, versare dei contributi in un fondo pensione aperto.
Quali sono i vantaggi e quali sono le cautele. I vantaggi sono principalmente fiscali. Fino a 5mila€ e rotti i versamenti nei fondi pensione sono deducibili. Questo vuol dire che se versate 1000€ all’anno e avete un’aliquota fiscale del 30% recuperate 300€ di tasse. Attenti però che quando inizierete a ricevere la pensione dovrete pagare tra il 9 ed il 15% di tasse. Quindi il risparmio vero è solo di 150/210€ ogni 1000€ versati.
E le cautele? Prima di tutto i costi dei fondi pensione aperti. Molti hanno dei costi di ingresso, uscita, gestione e performance che rischiano di compromettere tutto il beneficio fiscale. Quando scegliete il fondo pensione non basatevi su amici e conoscenti. Cercate bene e trovate un fondo con dei costi ragionevoli (meno dell’1% all’anno). Come fare? Fate questa domanda all’agente/promotore che vi propone il fondo. Se oggi do alla banca (assicurazione) 1000€ per il fondo pensione e non succede niente sui mercati finanziari quanto resta sul fondo tra un anno? La differenza include tutti i costi e deve essere meno di 10€.
Il secondo punto è che i soldi che versate sono vincolati fino alla pensione. Non potete prenderli prima a meno che dobbiate costruire la “prima casa” oppure per problemi seri di salute.
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