Il Consiglio di Stato, aderendo alle difese di Palazzo Muzio, ha sospeso le sentenze del Tar che dichiaravano illegittima la concessione alla coltivazione della cava e l’occupazione delle aree.
Il Consiglio di Stato ha già fissato per il 31 maggio 2011 l’udienza con la quale sarà scritta la parola fine rispetto alla controversa questione.
“Sono molto contento e fiducioso - commenta il Presidente della Provincia Massimo Sertori - il duro lavoro svolto fino ad oggi non è stato vano e a volte, come in questo caso, il buon senso e l’interesse pubblico prevalgono. In Italia - prosegue Sertori - per realizzare opere pubbliche strategiche e importanti spesso si è frenati da numerosi adempimenti burocratici formali che dilatano i tempi e implicano ritardi davvero non ammissibili. Da che sono iniziati i lavori per la nuova 38, lavori che mai hanno subito interruzioni pur non utilizzando il materiale della cava, anche la Provincia di Sondrio - aggiunge - non ha fatto altro che operare con impegno e senso di responsabilità per riuscire a conseguire due risultati contestuali e molto importanti:
- da un lato la nuova viabilità
- dall’altro la realizzazione del vallo per la difesa dell’abitato di Talamona.
Le ordinanze del Consiglio di Stato, dunque, non possono che ripagare questa
Amministrazione degli sforzi profusi. Non solo - conclude il Presidente - l’imminenza dell’udienza del 31 maggio mi lascia ben sperare perché questa vicenda possa concludersi nel migliore dei modi. Ancora una volta mi corre l’obbligo di ringraziare gli uffici e i dirigenti della Provincia per l’ottimo lavoro svolto”.
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