Come tutti sappiamo dal comunicato del presidente della Provincia lo stesso ha richiesto ai tecnici regionali “gruppo di lavoro che sta redigendo il Piano d’area, non ancora completato” e solo a loro, “che gli venissero anticipate alcune considerazioni tecniche soprattutto relative al contesto ambientale in cui (il progetto) si inserisce”.
Nel merito, da queste anticipazioni tecniche escono tre concetti fondamentali:
- Il mezzo di trasporto (coaster) è considerato fra gli “spunti innovativi che vanno nella direzione di tutela ambientale auspicata (ad esempio mobilità di collegamento Tirano-Trivigno-Aprica previo l’impiego di mezzo sostenibile)”.
- Parlando del progetto turistico poi: “contemplando aspetti interessanti quali ad esempio la creazione di un offerta qualitativa di servizi turistici…”
- Ed infine nelle loro anticipazioni tecniche sono contrari alle edificazioni perchéconsiderate come proposte “contrastanti con gli indirizzi di preservazione da pressione antropica specifici dell’area”. Di indirizzi si parla e gli indirizzi non sono immutabili nel tempo, tanto più che il Piano d’Area della Regione non è ancora chiuso, è quindi provvisorio e non definitivo ed il SIC in questione non ha ancora il piano delle regole che è ancora tutto da scrivere. Certo è che se questi indirizzi venissero confermati alla chiusura dei Piano d’Area come scrive Ciapparelli: “… non si possono costruire nè le strutture alberghiere legate al progetto turistico, né i 25.000 mc che il Comune di Tirano ha inserito nel suo programma del territorio così come nessun terreno di Trivigno bassa risulta edificabile” e che dire di quanto fin qui costruito negli ultimi anni, andrebbe abbattuto ?
Condividiamo e siamo lieti della scelta del Sindaco di Tirano che si è dichiarato “disponibile a fare la sua parte collaborando, nei limiti di competenza, alla ricerca di una soluzione seria e condivisa, accettabile dagli enti … al fine di favorire uno sviluppo turistico compatibile …”.
Questa scelta conferma quanto l’attuale amministrazione abbia come obiettivo principale quello della tutela della propria cittadinanza approfondendo un progetto che potrebbe cambiare radicalmente il profilo del paese nei prossimi anni. Come Comitato Chiarezza quindi non possiamo che complimentarci per la scelta e confidiamo che il Sindaco e le altre Istituzioni interessate procedano senza indugio in questa direzione.
Chiediamo al Sig. Ciapparelli di dar seguito a quanto scritto sul progetto: “L’aver chiamato “pre - studio” il progetto economico turistico alla base dell’operazione non è casuale: è dovuto da una parte alla mancanza di informazioni certe su cosa e come si potrà fare, dall’altra a una volontà di considerare gli studi come una base su cui poter costruire “tutti assieme” un progetto condiviso in grado di soddisfare le esigenze e la volontà della maggior parte dei cittadini, un “laboratorio di idee” con la funzione di rendere esecutivo il progetto.
Tutti i numeri e le modalità di attuazione possono cambiare in corso di costruzione, il limite invalicabile semmai è rappresentato dalla fattibilità economica dell’operazione: dobbiamo avere la certezza che la stessa stia in piedi da sola nel tempo, non vogliamo “carrozzoni” che abbisognano di un costante mantenimento pubblico; vogliamo che si costruisca assieme un progetto che dia le dovute certezze di stabilità economica e che nello stesso tempo porti alla nostra area un florido sviluppo sostenibile per il bene di tutti i nostri concittadini”.
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