23 settembre 2011 - Il Consiglio di Stato ha accolto l'appello contro la sentenza del Tar da parte della Provincia di Sondrio: ora si possono estrarre nuovamente i materiali per la costruzione della nuova Statale 38.
Cava del Tartano: la Provincia ha fatto la scelta giusta e la conferma è arrivata nero su bianco il 16 settembre scorso quando il Consiglio di Stato in via definitiva si è pronunciato a favore di Palazzo Muzio accogliendone l’appello contro la sentenza del Tar che aveva dato ragione al ricorso fatto a suo tempo da 5 privati.
Già il 19 aprile del 2011 il Consiglio di Stato aveva sospeso l’efficacia dei provvedimenti del Tar del 29 dicembre 2010 con i quali di fatto si bloccava - così come invece stabilito dal Piano Cave - il prelievo di materiale per la realizzazione del primo stralcio del primo lotto della nuova Statale 38.
Già, dunque, dal 19 aprile scorso presso la Cava del Tartano era possibile proseguire con l’attività. A conti fatti i prelievi sono stati sospesi per circa 3 mesi e mezzo. Sulla vicenda, dunque, è stata scritta la parola fine.
“L’esito definitivo e positivo ci da ragione delle scelte effettuate a suo tempo - commenta il Presidente Sertori - confermando la validità dell’iter amministrativo intrapreso. Nonostante i 3 mesi e mezzo durante i quali con la sua sentenza il Tar ha bloccato il prelievo di materiale dalla Cava, i lavori per la costruzione della nuova strada non si sono mai interrotti. Abbiamo operato - aggiunge il Presidente - con grande senso di responsabilità, unicamente guidati dalla tutela del bene comune”.
Rispetto al delicato caso Palazzo Muzio è sempre stato fiducioso e forte delle proprie decisioni, in questi giorni confermate in via definitiva dal Consiglio di Stato.
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