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martedì 17 gennaio 2012

AGRICOLTURA: IPOTESI ESENZIONE IMU PER ALPEGGI

16 gennaio 2012 - La richiesta di Caseus Montanus all’esame del ministro Mario Catania. Beneyton: "Rivedere proposta di pluricolture per aziende con più di tre ettari, in montagna è impossibile diversificare obbligatoriamente le produzioni".

Imu e greening sono stati gli argomenti affrontati nella giornata di ieri a Roma nel corso di un incontro tra il Ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, e una delegazione di Caseus Montanus, associazione che si occupa della salvaguardia e della valorizzazione dei formaggi di montagna e del loro ambiente.

Nell’esprimere soddisfazione “per gli esiti dell’incontro” Gerardo Beneyton, presidente di Caseus Montanus, sottolinea l’impegno del Ministro a valutare la possibilità di introdurre l’esenzione Imu per gli alpeggi. Secondo quando riferito da Beneyton, “è stata posta sul tavolo anche la revisione dell’Imu per le stalle ma in questo caso le possibili soluzioni sono più complicate e l'attenzione dovrebbe ricadere sui comuni perché sia messa con l'aliquota più bassa ammessa, mentre per gli alpeggi si dovrà stabilire l’altitudine in cui sono ubicati gli immobili”. Inizialmente potrebbero essere esentati gli alpeggi situati oltre i 1.000 metri di altitudine ‘’ma il nostro obiettivo – ha proseguito Beneyton – è ridurre tale limite”.

Nel corso dell’incontro le parti hanno considerato anche le ricadute negative del greening sull’agricoltura di montagna. Il greening, previsto dalla riforma Pac, vieta le monocolture per le aziende che dispongono di superfici superiori a tre ettari.
“Caseus Montanus – ha precisato Gerardo Beneyton – non ha nulla in contrario al greening, ma ritiene opportuno venga contenuto nella sua applicazione lasciando alle Regioni la facoltà di fissare i parametri in base alle situazioni geomorfologiche. Chiedere alle aziende di montagna di diversificare la produzione con almeno tre colture significa farle fallire perché, salvo l’allevamento, la montagna non consente altre attività produttive in grado di mantenere viva l’agricoltura”.

Pur partendo da principi giusti e presentandosi con l'affascinante veste di un incentivo, secondo Beneyton, il greening “finirebbe per trasformarsi in un'ulteriore complicazione, mentre l'agricoltura di domani dove essere sostenibile a livello economico sia a livello ambientale se si pensa con serietà alla salvaguardia dell’ambiente e a contrastare lo spopolamento della montagna che, come ha concordato il Ministro, ha bisogno di una rinnovata attenzione”.

Portavoce Caseus Montanus

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