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lunedì 19 maggio 2014

COME FAR CONOSCERE E CRESCERE LA DESTINAZIONE VALTELLINA

Far conoscere di più e meglio la destinazione Valtellina, superare diffidenze e campanilismi, creare ‘massa critica’ tra gli operatori del settore dell’accoglienza, fare leva sull’identità e sull’orgoglio di appartenenza al proprio territorio, generare ricchezza per le singole aziende e l’intera economia locale, implementare e migliorare i servizi, ma soprattutto superare ogni forma di resistenza e diffidenza nei confronti del nuovo che avanza. Tanti i suggerimenti offerti al numeroso pubblico di operatori dell’accoglienza (responsabili aziendali, soci, collaboratori e dipendenti di aziende turistico-ricettive) che nel pomeriggio di ieri, martedì 13 maggio, ha seguito con attenzione e interesse il seminario ‘Il turismo del futuro: quali le prospettive per la destinazione Valtellina?’. L’incontro, voluto da Valtellina Turismo, è stato organizzato da Free Work Servizi e ospitato nella sala assemblee dell’Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della provincia di Sondrio.
Non esistono ricette precostituite per affrontare uno scenario così complesso e articolato quale quello attuale, ma è fondamentale prendere atto del cambiamento e divenirne protagonisti attivi e propositivi. È questo il messaggio che il direttore dell’Unione Cts Enzo Ceciliani ha voluto trasmettere agli operatori dell’accoglienza introducendo i lavori del seminario. Nel suo intervento Ceciliani, dopo aver espresso il suo apprezzamento per l’intenso lavoro svolto da Valtellina Turismo sotto la guida di Giovanna Muscetti, ha sottolineato che è fondamentale «essere coesi e lavorare tutti insieme», soprattutto in un momento come questo, in cui sembrano venir meno dinamiche ed equilibri del passato, basti pensare al declassamento della Provincia a ente di secondo livello e all’ipotesi di riforma delle Camere di Commercio.
«Gratificare i turisti con servizi di qualità e dettagli anche piccoli, ma che comunque rappresentano un segnale di attenzione nei confronti dell’ospite. Tante, infatti, sono le componenti che nel loro insieme concorrono a formare una cultura dell’accoglienza diffusa sul territorio». Nell’affrontare il tema ‘Il territorio, l’identità e le risorse: a che punto è la destinazione Valtellina e dove vuole arrivare’, la presidente di Valtellina Turismo Giovanna Muscetti ha affermato che «quando si parla di turismo anche i particolari contano e nulla deve essere lasciato al caso. Il mondo è cambiato non solo per via della crisi, ma perché sono mutate tutte le regole. Adattarsi ed essere duttili è una caratteristica da mettere in campo. Il nostro territorio – ha sottolineato Muscetti, ribadendo tra l’altro l’importanza della formazione continua degli operatori – merita molto di più di quello che gli è riconosciuto oggi. Dobbiamo unire le forze per perseguire insieme l’obiettivo comune di far conoscere e crescere la destinazione Valtellina». Tra i progetti mirati che Valtellina Turismo sta promuovendo c’è, per esempio, quello che riguarda il settore bike, un segmento importante della nostra offerta turistica, che si intende sviluppare anche in un’ottica di destagionalizzazione.

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