Quanto sono belli e graziosi
i cadetti delle liste elettorali.
Sono corona d’uomo e donna
innanzi alle platee curiose
e festanti.
Il primo si presenta.
Da seduto s’alza in piedi con
graziosa cortesia coronata
sullo fondo da un manifesto,
che rifulge tra i chiari della sala.
Il cadetto con largo sorriso,
ben studiato, dice
con voce suadente
il suo nome e cognome,
sposato o no,
con figli o senza.
Ripete con voce argentina:
mi chiamo, sono, ho fatto,
attualmente sono impiegato.
Nella mia vita ho collaborato,
vorrei fare, dare la mia esperienza.
Il mio impegno sarà,
e via, via ancora un rosario di virtù e d’esperienza.
I cadetti, un dopo l’altro s’alzano e si
graziano di loro virtù innanzi alla
curiosa platea che scruta
ogni loro mossa e trepidanza.
In sala un uomo sussurra all’altro:
come sono belli e cari,
i cadetti in lista elettorale,
sono pieni di promesse, d’entusiasmo,
sono suadenti e il cuor mi trepida.
Che grazia! Mi hanno sorriso con occhi
di fata, sono nei loro cuori.
Il dirimpettaio sussurra:
attento, amico mio, quando avranno
avuto il tuo voto,
il tuo volto sarà per loro
sfumato nell’ombra della notte
e i tuoi lamenti saranno come
quello del lupo che abbaia alla luna.
Pazienza, dice il mio cuore!
Però come sono belli e cari
i cadetti elettorali che sorridono
in circolo sotto le luci dorate
nella assemblea speranzosa e dai volti,
per ora, conosciuti.
i cadetti delle liste elettorali.
Sono corona d’uomo e donna
innanzi alle platee curiose
e festanti.
Il primo si presenta.
Da seduto s’alza in piedi con
graziosa cortesia coronata
sullo fondo da un manifesto,
che rifulge tra i chiari della sala.
Il cadetto con largo sorriso,
ben studiato, dice
con voce suadente
il suo nome e cognome,
sposato o no,
con figli o senza.
Ripete con voce argentina:
mi chiamo, sono, ho fatto,
attualmente sono impiegato.
Nella mia vita ho collaborato,
vorrei fare, dare la mia esperienza.
Il mio impegno sarà,
e via, via ancora un rosario di virtù e d’esperienza.
I cadetti, un dopo l’altro s’alzano e si
graziano di loro virtù innanzi alla
curiosa platea che scruta
ogni loro mossa e trepidanza.
In sala un uomo sussurra all’altro:
come sono belli e cari,
i cadetti in lista elettorale,
sono pieni di promesse, d’entusiasmo,
sono suadenti e il cuor mi trepida.
Che grazia! Mi hanno sorriso con occhi
di fata, sono nei loro cuori.
Il dirimpettaio sussurra:
attento, amico mio, quando avranno
avuto il tuo voto,
il tuo volto sarà per loro
sfumato nell’ombra della notte
e i tuoi lamenti saranno come
quello del lupo che abbaia alla luna.
Pazienza, dice il mio cuore!
Però come sono belli e cari
i cadetti elettorali che sorridono
in circolo sotto le luci dorate
nella assemblea speranzosa e dai volti,
per ora, conosciuti.
Méngu
Nessun commento:
Posta un commento