Uno studio fatto dall'organizzazione autonoma "Acqua Valtellina" ha messo in risalto alcune incongruenze legate allo sfruttamento delle acque della provincia di Sondrio.
In particolare, viene sottolineato come oltre il 55% degli occupati nel settore dell'energia sono andati in fumo nel giro di 23 anni, a fronte di un aumento della potenza installata. Se si quantifica il costo totale per l’azienda di un dipendente del settore elettrico in circa 50.000 € annui, si può calcolare che il risparmio complessivo è pari a circa 34 milioni di euro annui, che significano circa 20 milioni di reddito annuo in meno da distribuire in provincia di Sondrio.
Da qui a fine anno, inoltre, sottolinea lo studio, in A2A potremmo avere ulteriori 15/20 fuori uscite in prepensionamento. Ricordiamo anche che il prossimo anno scadranno le “sperimentazioni al ribasso” sul Deflusso minimo vitale in alta valtellina, sul torrente Liro e in val Belviso: ognuno faccia le considerazioni e tragga le conclusioni che meglio crede.
Per approfondire l'argomento clicca qui (www.acquavaltellina.altervista.org).
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