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martedì 27 gennaio 2015

TIRANO, "CASA DEL LEGNO" IN LIQUIDAZIONE: 25 DIPENDENTI IN BILICO

Da circa metà novembre del 2014, la Casa del Legno Srl di Francesco Saligari di Tirano è in fase di liquidazione. Dopo un periodo di difficoltà nel pagare gli stipendi, da maggio 2014 per i dipendenti è iniziata la cassa integrazione ordinaria, mentre da settembre quella straordinaria: un chiaro segnale del peggioramento della salute economica dell'azienda, culminata, appunto, con la liquidazione.
Questa azione, portata avanti da consulenti professionisti e concordata con il sindacato CISL, "ha lo scopo di tutelare nel miglior modo possibile i dipendenti", come ha sottolineato Emanuele Merazzi, responsabile di zona CISL Tirano. Come spiegato, infatti, per evitare il fallimento dell'azienda, con tutte le incertezze per i creditori che essa comporta, si è avviato un cronoprogramma:
  1. il primo passo è stato la messa in liquidazione dell'azienda
  2. secondariamente è stato richiesto il Concordato Preventivo, uno strumento che la legge mette a disposizione dell'imprenditore, in crisi o in stato di insolvenza, per evitare la dichiarazione di fallimento attraverso un accordo destinato a portare ad una soddisfazione anche parziale delle ragioni creditorie. Lo scopo del concordato preventivo non è solo quello di tutelare l'imprenditore in difficoltà, ma anche i creditori. Se da un lato il debitore con l’accesso alla procedura può paralizzare ogni possibile azione esecutiva nei suoi confronti e mantenere l’amministrazione dell’impresa, sia pure con il limiti introdotti, i creditori, dal canto loro, possono evitate l’attesa dei tempi lunghi necessari per portare avanti la più complessa procedura fallimentare e conseguire, così, in tempi relativamente brevi il soddisfacimento quantomeno parziale del proprio credito (fonte: studiocataldi.it).
  3. il terzo passaggio sarà la pronunciazione, il 20 aprile 2015, del Tribunale Fallimentare di Sondrio: "se i piani previsti dal Concordato Preventivo saranno approvati, - spiega Merazzi - tutte le spettanze dei lavoratori (stipendi arretrati, TFR, ferie non pagate, Ndr) sono coperte". In caso contrario è probabile che venga chiesto il fallimento dell'azienda e che il quadro della situazione si complichi, soprattutto per i dipendenti.
  4. Ammesso che il Concordato Preventivo venga approvato, a questo punto è prevista la confluenza di una parte di dipendenti (circa 10) in una nuova azienda, già avviata, sempre guidata da Saligari, la Saligari srl.
Allo stato attuale sono 25 i dipendenti ancora in carico della Casa del Legno; altri 10 si sono licenziati ed alcuni si sono affidati ad avvocati, come d'altra parte hanno fatto alcuni creditori. Attualmente, come detto, questi 25 operai percepiscono l'80% dello stipendio tramite cassa integrazione straordinaria grazie al meccanismo dell'Anticipazione Sociale: in sostanza, le banche anticipano, a tasso zero, i soldi della cassa integrazione, in modo che i lavoratori non debbano aspettare 7 mesi dall'Inps per percepire lo stipendio.
La preoccupazione dei dipendenti è quella che un eventuale passaggio alla nuova ditta comporti la perdita della garanzia della cassa integrazione, dovendosi poi ancora affidare alla gestione della vecchia amministrazione che, probabilmente a causa di investimenti sbagliati foraggiati, forse troppo a cuor leggero, da alcune banche, hanno portato a questa tragica situazione.
Una cosa è certa, come ha concluso Merazzi:"per Tirano, dopo la chiusura della Cartiera, si tratta del più grande colpo per l'economia locale".

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