Nello scorso Consiglio Comunale, la maggioranza ha approvato una variazione di bilancio per un importo complessivo di 700.000 euro da destinare ai lavori per la casa di riposo. La somma rappresenta una parte dei 4 milioni di euro necessari per le opere di adeguamento richieste dagli standard regionali.
La minoranza, nelle parole di Gianluigi Garbellini, non è contraria al sostegno della casa di riposo (che è un ente privato a direzione pubblica) "... che, è bene ribadirlo, è senza dubbio indispensabile per la comunità e che merita tutto il sostegno pubblico", ma piuttosto alle metodologie che, secondo la minoranza, l'amministrazione comunale sta adottando: "i metodi ci appaiono infatti in netto contrasto con i principi - tanto conclamati - di trasparenza e di chiarezza alla base del pubblico operare. Entrambi i metodi restano lontani dal nostro modo di intendere il servizio da rendere alla comunità e dall'impegno a suo tempo preso con i cittadini di Tirano".
Nel merito della questione della casa di riposo, ha dichiarato Egidio Trisolini "... all’interno del CDA della Casa di Riposo non c'è stata alcuna valutazione economica e di merito riguardo agli interventi da sostenere. È stato invece presentato un unico pacchetto già strutturato, senza alcun confronto circa la congruità dei costi proposti, senza quindi il presupposto di iniziative atte a far concorrere più imprese al fine di individuare le condizioni economicamente più vantaggioso per l’Ente. Sono mancati il buon senso, la prassi e l'avvedutezza avrebbero richiesto ben altro sistema prima di giungere all'affidamento dei lavori.
Se nella Fondazione si fossero seguite altre forme di affidamento e se si fosse chiesto ad almeno tre ditte di presentare un'offerta si sarebbe ottenuto sicuramente un ribasso molto vicino allo stanziamento stabilito questa sera."
A difesa delle accuse mosse dalla minoranza, il sindaco Pietro Del Simone ha già fatto sapere, dalle colonne de La Provincia di Sondrio, che "la procedura seguita è conforme alla legge e che il confronto, se pur limitato, c'è stato. Avevamo l'urgenza di fare i lavori entro il 2011, ma soprattutto non c'erano i soldi. Il fatto di avere optato per un gruppo di imprese locali ci ha permesso di dilazionare le spese nel tempo... ".
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