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sabato 7 aprile 2012

GRANDE JAZZ: DEMURU E MANGALAVITE IN CONCERTO A SONDRIO

Venerdì 13 aprile alle ore 21.00, presso l'auditorium Torelli di Sondrio andrà in scena un altro grande concerto Jazz nell'ambito della Stagione concertistica CID 2012.

"Madera balza". È il titolo, un po' ermetico ma molto evocativo dal punto di vista musicale, del prossimo concerto targato Circolo musicale di Sondrio. Venerdì 13 aprile salirà sul palco dell'Auditorium Torelli un duo inedito di jazzisti: Monica Demuru, cantante, attrice e autrice di teatro di origine sarda e Natalio Luis Mangalavite, pianista, percussionista, cantante e compositore argentino, da molti considerato il più illustre rappresentante del latin jazz in Europa. Il duo nasce nel 2010 come eco ritardataria dell’entusiasmo con cui Monica aveva cantato nel cd
“L’amico di Cordoba” del trio Xavier Girotto, Natalio Mangalavite e Peppe Servillo.

Da allora i due eclettici artisti si divertono a cercare melodie e arrangiamenti la cui cifra percussiva e jazz-pop generi una creatura musicale meticcia. La forza delle provenienze latine di entrambi (Sardegna, Argentina) si trasfigura nella continua ricerca, tra repertorio di tradizione cantautorale, pop, folk e Jazz, in creazioni originali, di forma brillante e malinconica. Nel concerto di venerdì 13 aprile a Sondrio Monica Demuru e Natalio Mangalavite promettono al pubblico una coinvolgente carrellata di generi che spazierà dai classici del jazz ai successi pop, dalle canzonette italiane degli anni 50 ai pezzi folk peruviani e argentini passando per De André fino ad arrivare alla musica tradizionale sarda. Cresce dunque tra gli appassionati di musica l'attesa per questa esibizione che si annuncia davvero
entusiasmante.

Natalio Mangalavite, per la prima volta in Valtellina. Cosa ti aspetti da questo
concerto? Come lo affronterai?

"Il nostro repertorio è molto complesso ma gentile, addatto a tutti. La prima cosa nei nostri concerti è entrare in comunicazione con il pubblico. Credo che faremo lo
stesso con il pubblico valtellinese. Questa è una terra privilegiata, dove si vive
bene. Io sono nato in Argentina ma ho vissuto anche in Brasile e in Africa. Qui siete fortunati, c'è un senso della vita che mi piace, a contatto con la natura. Magari manca un po' di allegria. Cercheremo di portare la forza della musica latina sul palco di Sondrio e sono sicuro che il pubblico ci seguirà e si divertirà".

Natalio, nella tua biografia si legge: "Un musicista suona quello che è. La sua
vita. Quello che mangia. Quello che beve. L’amore". Cosa vuoi dire?

"Vi racconto una storiella che spiega bene cosa voglio dire: c'è una festa in
maschera, il diavolo va a questa festa e si traveste da angelo. Vuole ingannare
quelli che incontra. Mentre balla e canta però, la coda, stretta dentro i pantaloni fa pressione e ad un certo punto rompe il tessuto ed esce fuori. Tutti si rendono conto dell'inganno. Allo stesso modo succede con la musica: io sono quello che sono. Se fingessi di essere altro prima o poi verrei smascherato. Tanto vale mettere subito in scena la mia vita e rivelare me stesso sul palco facendo quello che amo: suonare e cantare".

Monica Demuru: insieme a Natalio formate un duo molto affiatato. Raccontaci
qualcosa di voi. Cosa vi unisce musicalmente parlando?
Con Natalio c'è una
storia abbastanza lunga legata ad un disco: "l'amico di Cordoba". Dopo aver
registrato con lui Xavier Girotto e Peppe Servillo questo disco è nato il desiderio di
ritrovarsi. E così ci abbiamo provato: abbiamo messo in contatto il gusto latinamericano con il folklore sardo delle mie origini. Natalio è un dei grandi sudamericani che non ha dimenticato la sua tradizione. Musicalmente porta una sensibilità veramente speciale nell'attenzione per la ritmica, con ritmi raccolti nei suoi viaggi africani, un mix inusuale per l'europa. Questo esercita su di me un fascino irresistibile. Africa in bagno latino. Subito è nata una tensione verso il
folkloriko che si è incarnata in un repertorio diverso, contaminato dal jazz, unico,
solo nostro".

Monica: Qualche notizia fresca sulle tue numerose esibizioni, collaborazioni,
incisioni. A cosa stai lavorando e cosa ti aspetta nel prossimo futuro?

Io tornerò da queste parti questa estate per Ambria jazz con il duo Blastula Scarno duo, acccanto al grande batterista Cristiano Calcagnile. Faremo un concerto il 26 luglio alla centrale Enel di Boffetto nel Comune di Piateda. In questa occasione presenteremo il nuovo lavoro che sta diventando anche un cd dal titolo "Lingue di fuoco" nato sotto l'ala protettrice di Time in Jazz di Paolo Fresu e coprodotto da Ambria Jazz. Si tratta di canzoni di grandi interpreti donne. Ci sarà anche una formazione inusuale di quattro chitarristi. Nel cd suona anche Gianluca Petrella, celebre e bravissimo trombettista che, tra l'altro, chiuderà in bellezza la stagione del Circolo Musicale di Sondrio ai Giardini di Palazzo Martinengo il 28 luglio con il quartetto Tubolibre.

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