«Oltre il 95% dei circa 800 punti vendita del comparto alimentare presenti nella nostra provincia è costituito da negozi di vicinato, che, di fatto, esercitano una funzione preponderante all’interno della rete della distribuzione commerciale di Valtellina e Valchiavenna. Un ruolo che risalta ulteriormente, se si prende in considerazione il risvolto in termini occupazionali: il commercio di vicinato del settore alimentare occupa, infatti, quasi i 2/3 della forza lavoro del settore».
A ricordare una volta di più l’importanza della categoria è stato Bruno Sem, presidente uscente dell’Associazione Dettaglianti Alimentazione, attiva all’interno dell’Unione Cts e aderente alla Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione. L’occasione è stata l’assemblea elettiva che si è riunita nel pomeriggio di oggi, lunedì 5 maggio, per provvedere al rinnovo delle cariche di uno dei gruppi storicamente di maggiore rilievo all’interno della vita associativa dell’Unione Cts.
Nel prossimo quinquennio l’attività dell’Associazione Dettaglianti Alimentazione proseguirà nel segno della continuità. Confermato in gran parte il direttivo uscente, a partire dal presidente Bruno Sem, che è stato rieletto insieme ai consiglieri Marino Del Curto (presidente uscente dell’Unione Cts), Davide Dell’Agostino, Mirko Folatti, Antonio Gusmeroli e Fabrizio Innocenti. Tre, invece, i nuovi ingressi: si tratta di Francesco Masa, Davide Moltoni e Lorenza Pedretta. Moltoni, in particolare, fa la sua comparsa per la prima volta nel direttivo della categoria con un ruolo di maggiore responsabilità, ossia quello di vicepresidente.
«Il principale obiettivo dell’Associazione Dettaglianti Alimentazione – ha sottolineato Bruno Sem, ringraziando i consiglieri uscenti e la nuova compagine per la fiducia attribuitagli – è quello di valorizzare le attività del commercio di vicinato ed è in questa direzione che continueremo a lavorare con sempre maggiore impegno, sottolineando i numeri, le peculiarità e l’imprescindibile ruolo sociale della nostra categoria e, altresì, cogliendo le occasioni di crescita che si presenteranno nel quadro della più generale valorizzazione della cultura dell’accoglienza turistica nella nostra provincia».
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