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giovedì 15 maggio 2014

I BOSCHI, LA PIETRA E L’ACQUA DEGLI “ALTRI” PAESAGGI VALTELLINESI

Gli “altri” paesaggi della Valtellina, ovvero quelli caratterizzati dai boschi, dalla pietra e dall’acqua, sui quali, nel corso dei secoli, ha significativamente inciso la mano dell’uomo, sono il tema del terzo modulo del corso di formazione e di aggiornamento professionale, organizzato dalla Fondazione di Sviluppo Locale e dal Distretto Culturale della Valtellina, progetto promosso e sostenuto da Fondazione Cariplo nell’ambito dei Distretti culturali, e inserito nell’ambito del progetto CPRE, finanziato all’interno del programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera, che integra e sviluppa le attività inserite nell’azione incentrata sul sistema formativo.
Il corso, pianificato con gli ordini professionali di architetti, ingegneri, geologi, dottori agronomi e forestali, è diretto da Luca Bonardi, docente dell’Università degli Studi di Milano, e prevede tre giornate di studio, rispettivamente a Gerola Alta il 16 maggio, a Lanzada il 6 giugno e in Valposchiavo il 20 giugno, articolate in due parti, una teorica e un’altra dedicata alle visite guidate sul territorio. È rivolto a professionisti, amministratori e tecnici, insegnanti, operatori economici, studenti e, più in generale, a tutti coloro i quali sono interessati al tema del paesaggio.
Al pari delle altre promosse dal Distretto Culturale della Valtellina nell’ambito dell’azione 10 “Sistema formativo e di aggiornamento professionale”, anche questa iniziativa si caratterizza per la ricchezza di contenuti, grazie al lavoro svolto dal comitato scientifico, composto da professionisti locali (Alessandro Caligari, Dario Foppoli, Luca Gadola, Danilo Grossi, Tiziana Stangoni e Giovanni Vanoi), e per l’alto livello dei relatori, tra cui figurano docenti universitari, funzionari pubblici e professionisti, italiani e svizzeri.
“Abbiamo creduto molto in questo progetto formativo nella fase di programmazione del Distretto Culturale della Valtellina e i risultati ci stanno dando ragione – commenta Sergio Schena, presidente della Fondazione di Sviluppo Locale, l’organismo che si occupa della gestione –. La folta presenza a tutti gli incontri organizzati, addirittura le manifestazioni d’interesse di molto superiori ai posti garantiti sono la conferma che tra i professionisti e i tecnici era sentita l’esigenza di una formazione specifica e aggiornata sui temi legati al paesaggio, utile ad accrescere le loro competenze e, più in generale, a migliorare la specializzazione in un comparto particolarmente significativo per il contesto locale. Attraverso questa azione, il Distretto Culturale della Valtellina realizza uno dei suoi obiettivi principali, quello di formare e specializzare professionalità sul territorio, nel caso specifico anche attraverso lo scambio con la vicina Valposchiavo”.
Nel suo terzo modulo, dopo i riscontri positivi ottenuti sui primi due, entrambi organizzati nel 2013, dedicati il primo ai terrazzamenti e il secondo al patrimonio culturale, il corso si sofferma sugli “altri” paesaggi valtellinesi, allo scopo di evidenziare quanto l’intervento dell’uomo sia significativo, per concludere che la gran parte del paesaggio locale si mostra a noi quale risultato di una modifica antropica e anche culturale. L’altro obiettivo che lo strumento formativo si pone è quello di sollecitare il confronto su alcune buone pratiche di gestione e manutenzione, sperimentate con successo nella vicina Valposchiavo, nella consapevolezza dell’importanza della circolazione delle idee in una regione unica quale può considerarsi quella transfrontaliera che lega le due valli.
Nella giornata del 16 maggio, a Gerola Alta, dedicata al paesaggio dei boschi, si parlerà dell’evoluzione del paesaggio subalpino, della gestione del patrimonio boschivo e della forestazione, seguirà la visita all’Ecomuseo della Valgerola. Il 6 giugno, a Lanzada, in Valmalenco, focus sulla pietra nelle sue diverse accezioni: roccia che condiziona il paesaggio, materia del costruire, al centro dell’attività estrattiva. La giornata si completerà con la visita al Museo della Bagnada. Infine, il 20 giugno, a Cavaglia, in Valposchiavo, l’argomento sarà il paesaggio dell’acqua con approfondimenti sui ghiacciai, sulle modifiche al paesaggio, sulla rivitalizzazione degli alvei fluviali. La visita guidata avrà quali mete la centrale e il giardino dei ghiacciai di Cavaglia.
La partecipazione al corso, fino a un massimo di settanta persone, è riservata a coloro che hanno provveduto Per ulteriori e più dettagliate informazioni è possibile rivolgersi alla Fondazione di Sviluppo Locale (info@fondazionesviluppo.sondrio.it), mentre per chiarimenti sui crediti e sulla valenza formativa del corso sono a disposizione gli ordini professionali.

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