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venerdì 2 gennaio 2015

LIBERTA’ VO’ CERCANDO, CH’E' SI CARA

Finalmente una voce autoritaria in una massa di quaquaraquà. Roberto Maroni si espone chiedendo l’autonomia della Provincia di Sondrio. Provincia autonoma come Trento e Bolzano. Il Governatore lombardo lancia l’autonomia provinciale in attesa di quella regionale e, meglio ancora, della macro regione di Miglio.
Quale lo sbaglio massimo commesso da Umberto Bossi? Non le fesserie familiari note a tutti e commesse dopo la malattia. Il creatore della Lega Lombarda lo sbaglio massimo lo ha commessa mettendo da parte il professore del lago di Como. Di Miglio non ne nascono molti e l’Umberto non l’ha capito, o meglio, non l’ha voluto. Molti anni or sono i leghisti usavano portarsi sulle rive del Po per vedere transitare il Capo con tra le mani un recipiente contenente l’acqua del grande fiume. Acqua prelevata alla sorgente del Po e benedetta nella città della laguna. Chi scrive un anno ha partecipato al grande evento. Pernottamento a Cremona al termine di una serata trascorsa nella splendida piazza del Torrazzo. Al centro della piazza stessa un’orchestra che suonava le musiche dell’amato Battisti. Sveglia mattutina, colazione all’aperto nei pressi del palazzo comunale, poi il trasferimento alla meta, al grande fiume.
Perché ho voluto iniziare questo articolo ricordando la Lega dei primi tempi? Perché, pur non avendo mai avuto la tessera, al Movimento leghista credevo ed ancora oggi credo. Oggi alla Segreteria nazionale abbiamo un Salvini che sembra aver fatto rinascere il movimento politico agonizzante. La mia fiducia però l’ho riposta in Roberto Maroni. L’uomo ha raggiunto la carica di Governatore della mia regione, la Regione Lombarda. Gli avversari tentano di abbatterlo, ma l’uomo resiste. Sostiene l’autonomia della provincia di Sondrio e lo ha dimostrato pochi giorni or sono facendo votare a Milano un inizio di autonomia. E’ della soppressione delle Provincie in tutta la nazione che desidero parlare in questo primo giorno del 2015.
Desidero sfogarmi scrivendo sulla fesseria commessa da un uomo di Governo dal cognome Delrio. I lettori sanno che al cognome del politico ho aggiunto una "i": Delrio l’ho tramutato in Delirio e, con piacere, ho notato che altri sulla stampa mi hanno copiato. Sì, Delrio annullando le Provincie ha veramente delirato. Già oggi vediamo i primi effetti della corbelleria. La Provincia di Sondrio era ottimamente amministrata ed aveva alla Presidenza un uomo intelligente ed attivo, Massimo Sertori. Oggi abbiamo il Sindaco di Chiavenna Della Bitta quale Presidente provvisorio in attesa che Delrio si ravveda e capisca la fesseria che ha fatto.
Durante la gravidanza Delrio, per timore di un aborto per la ex Provincia di Sondrio, ha fatto somministrare una medicina e il bimbo, seppur con qualche difetto, è nato. Quale medicina? Il trattamento speciale per le zone interamente montane. In tal modo accontentando anche un suo fido, il Senatore valtellinese e morbegnese Del Barba del PD.
“Tutto è bene ciò che finisce bene” si usa dire. Qualcosa è iniziato, ma molto manca alla fine. Cosa accadrà nei palazzi romani quando i quaquaraquà dovranno votare per l’autonomia della Provincia di Sondrio ed in particolare come voterà il pidiessino valtellinese Del Barba? Il PD lombardo si è già pronunciato al Pirellone: “Quanto voluto da Maroni mette a rischio lo sposalizio della Lega con Forza Italia”. E chi se ne frega, aggiungo io.
Giancarlo Bettini

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